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Rifiuti, distacco dei lavoratori e massima attenzione

Protesta dei lavoratori al comune

E' servito un nuovo passaggio in giunta comunale per far fronte a tutte le esigenze anche di ordine economico finanziario che l'operazione usufrutto del ramo d'azienda possa restare in piedi.
Un puntello amministrativo per 800 mila euro che finiranno in due anni nel calderone del concordato per salvare MessinAmbiente dal fallimento. A questi si aggiungerà un milione e mezzo di offerta garantita per l'acquisto definitivo all'asta dei 250 mezzi che transiteranno dopo la firma dell'usufrutto da Messinambiente a Messinaservizi che prenderà in consegna il testimone della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, secondo i piani, il primo marzo.
La vicenda del passaggio del servizio ad una società all'altra nel breve volgere di 48 ore, mette in apprensione un po' tutti perchè le incognite e gli imprevisti possono essere dietro ogni angolo di un'operazione che per quanto studiata nei particolari negli ultimi due mesi, rischia di poter saltare ogni minuto.
La prefettura tiene sotto controllo continuo l'evolversi di questo switch off. Palazzo del Governo, sollecitato anche dai sindacati, ha contattato l'assessore Daniele Ialacqua anche stamattina ed anche con le sigle Cisl Uil e Fiadel c'è un confronto che dà il segno dell'importanza della vicenda.
Il timore di tutti è che per un inghippo il servizio, il primo marzo, quando scadrà l'ordinanza non più rinnovabile di affidamento a messinambiente, possa essere sospeso.
“ La prefettura si è resa disponibile a incontrare Cisl Uil e Fiadel – ha detto oggi Michele Barresi della Uil - ma ci ha rassicurato sul fatto che sta seguendo il percorso proposto dall'amministrazione per l'avvio del servizio a MS dal 1 marzo con il distacco di tutti i lavoratori. Ho tenuto a precisare- prosegue Barresi a nome di tutte le sigle- che , restando fermi sulla necessità del rispetto della legge 9 , abbiamo preso atto, con senso di responsabilità della possibilità richiesta dall'amministrazione di distaccare per 60 giorni tutto il personale da MA a MS , e al solo fine di garantire la regolarità del servizio alla cittadinanza e per evitare ulteriori discriminazioni e tensioni psicologiche ai lavoratori , accettiamo questa ipotesi nelle more che venga ristabilito definitivamente il rispetto delle normative ”

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