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Pat Cox: «Messina può ambire ad essere porto “core”»

Pat Cox: «Messina può ambire ad essere porto “core”»

Carenze infrastrutturali, Ponte sullo Stretto e sistema portuale. Oltre ad “esplorare” lo stato della rete di trasporti siciliana, si è concentrata su questi tre temi la visita a Messina di Pat Cox, massimo esponente della Commissione Europea per lo sviluppo del Corridoio delle reti di trasporto trans-europee (Ten-T) che dalla Scandinavia raggiunge Malta, attraversando Germania e Italia.

Farsi un'idea del passato e avere una prospettiva del futuro, ascoltando tutti gli attori in gioco. È stata questa la principale missione del coordinatore europeo del Corridoio Scandinavia-Malta arrivato ieri pomeriggio a Messina dopo aver fatto tappa a Palermo e Augusta. «C’è un chiaro gap infrastrutturale ed è necessario un grosso livello di investimento – ha commentato – l'Europa punta al passaggio dalla linea singola alla doppia linea ferroviaria, all'elettrificazione, al peso standard dei vagoni merce e alla multimodalità di porti, reti ferroviarie e logistica, ma anche a una mobilità verde. Oggi – ha continuato Cox – abbiamo capito quali sono le lacune in questi settori: Augusta ha bisogno di creare un collegamento con le ferrovie, Messina necessita di collegamenti autostradali e di un miglioramento della logistica portuale, tutti i porti vogliono creare dei terminal e hanno bisogno di ampliare le aree, in più sono necessarie politiche verdi che, ad esempio, utilizzino il gas liquefatto».

Ma con Cox si è discusso anche di Ponte sullo Stretto «Da coordinatore europeo posso dire che il Ponte non è nella lista delle priorità, perchè così è stato deciso nel 2013. A livello europeo la prossima revisione sarà nel 2020, ci sarà un nuovo elenco di opere, sulla loro urgenza decideranno gli stati membri e l'Italia».

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