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Sassi sulla A/20, i due minorenni domani dal Gip

Milazzo, lanciano sassi dal cavalcavia, arrestati due 17enni

Hanno trascorso la prima notte nel centro di accoglienza per minori di viale Europa i due diciassettenni di Milazzo arrestato ieri dalla Polizia stradale che li ha sorpresi a lanciare sassi da un cavalcavia dell'A20. Pezzi di cemento che hanno colpito in pieno una Citroen mandando in frantumi il parabrezza. Per fortuna le quattro persone a bordo, seppur in stato di choc, sono rimaste tutte illese. I due ragazzi, entrambi studenti,con alle spalle oneste famiglie di impiegati, saranno interrogati probabilmente già domani dal Gip per i minori Michele Saija alla presenza dei loro legali, gli avvocati Giovanni Pino e Diego Lanza. Al magistrato dovranno spiegare le ragioni di quel gesto sconsiderato che è costato loro l'arresto con la pesantissima accusa di tentato omicidio. Ma le indagini degli uomini della sottosezione Polstrada, al comando dell'ispettore Santino Giorgianni, non si fermano qui, anzi proseguono in più direzioni. Innanzitutto c'è da capire se i due ragazzi abbiano agito da soli o se nelle precedenti occasioni in cui si sono recati sul viadotto otto erano da soli o in compagnia di altre persone. Dalle immagini di alcune telecamere di sorveglianza si vedono due ciclomotori allontanarsi dalla zona ma non è chiaro se a bordo vi siano due o tre persone. Altro aspetto saliente della vicenda è stabilire se i due diciassettenni siano responsabili anche dei due episodi avvenuti nei sabato precedenti.
Il primo caso era accaduto la notte del 28 ottobre quando un grosso pezzo di cemento aveva centrato il parabrezza di un pullmann turistico. Momenti di terrore per i passeggeri ma nessun ferito. La notte del 4 novembre il lancio si è ripetuto. Questa volta un altro pezzo di cemento, dal peso di circa cinque chili, ha colpito un'auto della Polizia stradale mandando in pezzi il lampeggiante. Se il masso avesse sfondato il parabrezza probabilmente avrebbe ucciso il poliziotto che viaggiava dal lato passeggero. Questi due episodi hanno fatto scattare l'allarme e così sabato notte gli agenti della Polstrada si sono appostati vicino al viadotto convinti che i ragazzi sarebbero tornati. E così è stato. Dopo aver lanciato i sassi e colpito la macchina i due giovani si sono allontanati in motorino ma sono stati subito bloccati dagli agenti. Sul momento non hanno saputo giustificare quel gesto criminale compiuto a pochi giorni dalla morte di una donna nel milanese, stroncata da infarto, dopo che un masso lanciato da un viadotto ha centrato l'auto su cui viaggiava.

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