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Villetta Quasimodo, aperto un altro varco

Villetta Quasimodo, aperto un altro varco

La triste storia della villetta Quasimodo continua. E anche stavolta non ha sviluppi felici. Gli ultimi eventi, risalenti a meno di un mese fa, avevano visto protagonisti alcuni cittadini, che, stanchi di non poter utilizzare la villetta, avevano chiuso autonomamente e simbolicamente l'area.
Riaperta dalla Polizia, però la villetta non smette di assumere l'identità che ormai la caratterizza. Il punto più degradato della città, il simbolo dell'abbandono, e, ad oggi, il punto di ritrovo per migliaia di migranti.
Orinatoio all'aperto, giochi distrutti, decine e decine di bottiglie di vino. Ma non basta.

Questa notte, durante l'orario di chiusura, qualcuno – o più di uno - si è improvvisato perito edile ed ha ritenuto opportuno aprire un altro varco a metà della recinzione di cemento che affaccia su Via La Farina. Un'altro, sì, perchè già tempo fa era stata sfondata un'altra parte del perimetro della villetta, quella di via Del Vespro. Ancora un'azione di inciviltà che si somma a tutta quella serie di atti quotidiani che hanno portato la villetta alla situazione disperata in cui versa.

Più che disperata, senza speranza. Come il sogno dei messinesi di vivere tranquillamente uno spazio verde all'interno della città.

Sembra, a questo punto, necessaria un'opera di vigilanza o, quantomeno, l'inserimento di apposite videocamere di sorveglianza potrebbe essere un deterrente agli atti di delinquenza che giornalmente stuprano quest'area.

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