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Vittorio Emanuele, le perplessità della Cgil

Vittorio Emanuele, le perplessità della Cgil

“Un timido tentativo per allungare l'agonia del teatro”. Basta la sintesi per capire la posizione della Funzione Pubblica Cgil sulla situazione del Vittorio Emanuele. Ventiquattro ore dopo la presentazione della nuova stagione, il sindacato ha affidato a un comunicato il suo commento. Duro, durissimo. In una situazione che è già abbastanza delicata.

Il problema dei conti del Teatro è ben noto, le valutazione su come provare a gestirlo sono molto diverse. E se da una parte l'Ente sta cercando di portare avanti il suo progetto, con la speranza di riuscire a far quadrare i conti e di resistere, dall'altra il sindacato chiede interventi concreti “superiori”.

Per la funzione pubblica Cgil la stagione appena varata deve fare i conti con le scarse risorse previste nel bilancio e peggiora le aspettative delle maestranze che da oltre un anno sono ferme. Pesano gli anni di cattiva gestione, pesano i vecchi debiti. Per questo, dal sindacato arriva l'invito a chiedere subito al prossimo governo regionale un contributo straordinario di almeno tre milioni di euro. Soldi che per la funzione pubblica sarebbero indispensabili per mettere al sicuro i dipendenti di ruolo e tutte le maestranze.

L'alternativa, sempre secondo la FP Cgil, sarebbe il baratro. Perchè anche la nuova stagione rischia di non produrre utili e incrementare i debiti, anche a causa dei contenziosi già instaurati.

Al di là delle valutazioni sull'attuale gestione, l'obiettivo del sindacato è quello di tutelare i lavoratori, che rischiano di pagare il prezzo più alto. In quest'ottica, va inserita l'ennesima richiesta di un confronto per discutere dell'equiparazione dei contratti a quello regionale e nel contempo per affrontare la questione ancora più delicato del rilancio dell'ente.

La nuova stagione richiederà degli impegni ben precisi, la Fp Cgil vuole che siano chiariti le modalità di impiego di tutte le masse artistiche e la tipologia e la durata dei contratti da applicare. Insomma, il sindacato vuole capire meglio cosa accadrà, per valutare che tipo di posizione assumere nei prossimi mesi. Quella attuale è già abbastanza chiara.

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