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Migliora il bimbo che aveva ingoiato veleno per topi

Bimba di 3 anni ingoia veleno per topi, è grave

E' ancora ricoverato nel reparto di Chirurgia d’urgenza del Policlinico, ma non in pericolo di vita, il bambino di tre anni che ha ingerito un quantitativo di un potentissimo topicida a base di emorragici. Una situazione in continua evoluzione, spiegano i medici, per via dell'età del piccolo anche se al momento le sue condizioni non destano allarme.

Il bambino – come scrive oggi Giuseppe Palomba sulla Gazzetta del Sud - si trovava rinchiuso in una cella del carcere di Gazzi assieme alla madre, di nazionalità nigeriana, quando è avvenuto il grave incidente. Sull'accaduto sono in corso indagini da parte dell’autorità giudiziaria e della direzione dell’istituto di detenzione di via Consolare Valeria per accertare eventuali responsabilità e cercare di capire come sia finito quel veleno all’interno del carcere ed in particolare in quella cella dove un bambino e la sorella vivono insieme alla madre detenuta.

I medici del Policlinico hanno immediatamente sottoposto il piccolo alle cure previste in casi del genere sottoponendolo a esami clinici e strumentali necessari per valutare l’eventuale coinvolgimento di organi vitali da parte del topicida che, proprio perché di tipo emorragico, causa la morte del ratto non nell’immediatezza ma a distanza di tempo. Solo dopo l'ultimo esame, che sarà eseguito nelle prossime ore se i risultati saranno negativi il bambino potrà essere definitivamente considerato fuori pericolo. Al momento è piantonato in ospedale da due agenti della polizia penitenziaria.

Intanto si sta anche cercando di ricostruire la vicenda. Sembra che il piccolo nella cella del reparto femminile, stesse giocando con la madre e la sorellina. Quando la donna si è allontanata un attimo il piccolo ha afferrato il topicida e lo ha ingerito. Immediato l’allarme e il trasferimento al Policlinico. Il bimbo, infatti, dopo aver più volte vomitato mostrava già i primi segni di intossicazione.

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