Tragedia sfiorata, ieri sera, a Lipari quando l’aliscafo “Cris M.” della Liberty Lines, in navigazione dalla maggiore isola dell’arcipelago verso Salina, è finito sugli scogli dei “Tufazzi” in prossimità della zona denominata Lazzaretto di Monterosa. A bordo vi erano 41 persone, tra questi diversi bambini, oltre ai componenti dell’equipaggio.
La richiesta di soccorso, lanciata dal comandante Salvatore Arena, già sfortunato protagonista dell’incidente dell’aliscafo Masaccio a Stromboli, è stata raccolta dal Circomare-Guardia Costiera di Lipari. Il comandante Paolo Margadonna, oltre a disporre l’uscita in mare dei propri mezzi, ha dirottato in zona alcune imbarcazioni del trasporto turistico locale e la nave. Contestualmente a terra è scattata la macchina dei soccorsi che ha visto impegnate cinque ambulanze, i carabinieri, i mezzi della Protezione civile comunale, l’organico dell’ospedale di Lipari e del “118” anche con medici e personale paramedico resisi disponibili nonostante non fossero il servizio. Sin da subito si è, infatti, capito che a bordo vi erano diversi feriti, di cui uno grave. I mezzi della Guardia Costiera, così come i privati, hanno fatto la spola dal luogo dell’incidente sin sul porto di Sottomonastero, trasportando dapprima i feriti e, poi, gli altri passeggeri. Molti di questi, seppure non hanno riportato danni nell’impatto, erano visibilmente sotto choc e hanno dovuto fare ricorso anche loro all’assistenza ospedaliera. Il bilancio finale dell’incidente è di sette feriti, di cui uno grave che è stato stabilizzato all’ospedale di Lipari e, poi, trasferito con l’elicottero del “118” a Messina. Si tratta del 43enne G.L.C., di Leni, che ha riportato un politrauma, tra cui uno grave al cranio. Tra i feriti un marittimo e una donna incinta che, stando a quanto trapela, ha riportato una frattura alla gamba.
L’aliscafo è stato evacuato e, come anticipato, buona parte dei passeggeri ha raggiunto Lipari con le imbarcazioni dirottate in zona. Altri passeggeri hanno, invece, raggiunto Santa Marina Salina e Rinella con l’aliscafo “Natalie M.”, messo a disposizione da Liberty Lines che, già nelle immediatezze del fatto, si è attivata per garantire loro tutta la necessaria assistenza.
Dalle prime testimonianze dei passeggeri sbarcati a Lipari sembra che l’aliscafo sia salito ad alta velocità sugli scogli e coloro che si trovavano seduti nei primi posti, o in piedi sul ponte, sono stati scagliati a terra e hanno avuto la peggio.
Nella stessa area il 6 agosto 1988 l’aliscafo “Freccia del Mediterraneo” travolse una imbarcazione impegnata in una battuta di pesca al totano. Quattro dei liparesi che si trovavano sulla piccola imbarcazione persero la vita. Uno di questi, addirittura, non fu mai ritrovato.
Ieri sera nel luogo dell’incidente la Guardia costiera ha fatto posizionare le barriere antinquinamento.
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