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Messina sui pedali, c'è la salita decisiva

Messina sui pedali, c'è la salita decisiva

Il segno meno caratterizzerà la prossima stagione del Messina. Sarà una partenza ad handicap, qualcosa che la proprietà aveva già messo nel conto sull’impervia strada che ha portato all’iscrizione. Tra mille affanni, il Messina ha risposto presente. Pagherà un dazio, ma proseguirà un programma di rilancio terribilmente condizionato da una situazione patrimoniale-finanziaria resa ai limiti della sostenibilità dalle disastrose gestioni del recente passato. Poteva andare meglio, ma i problemi col fisco e una limitata operatività bancaria non hanno permesso al club giallorosso di evitare il passaggio a vuoto alla voce stipendi e contributi. D’altronde, il presidente Franco Proto non si era nascosto dietro un dito, nei giorni scorsi, quando alla Gazzetta aveva garantito la partecipazione al campionato dell’Acr pur non smentendo l’ipotesi di una penalizzazione.

Un atto di sincerità verso una piazza che nei suoi confronti ha risposto con fiducia cieca e il solito grande amore sottoscrivendo 1100 abbonamenti che, in queste situazioni e senza alcun impianto tecnico, rappresentano un ottimo risultato, migliorabile se la proprietà lancerà segnali importanti nei prossimi giorni.

Il Messina, quindi, si metterà in regola nei prossimi giorni e, al di là dei già programmati esborsi ai tesserati, sa già che il proprio campionato inizierà con un’altra (!) passività. Saranno due punti e non quattro (stipendi e contributi) perché la “regola del 2” per i mancati pagamenti, proposta di recente dalla Lega Pro, riguarderà le mensilità successive al 30 giugno. Pericolo scampato, dunque, e “-2” tutto sommato digeribile se si considerano gli affanno con i quali la proprietà si è presentata agli appuntamenti che contano. La penalizzazione sarà il male minore nella scalata di una montagna di debiti che non ha scoraggiato l’attuale proprietà quattro mesi fa all’atto del passaggio di consegne dai precedenti soci.

Ora servono risposte concrete e la seconda corsa contro il tempo è già cominciata per il club peloritano pronto a giocarsi il “terno” perentorio: 5, 11 e 14. Sulla ruota di Messina rappresentano le date da rispettare per dare nuovo slancio alla stagione e spazzare via dubbi e perplessità. Entro mercoledì i dirigenti dovranno presentare la necessaria fideiussione da 350mila euro, un’operazione che dovrebbe essere formale come ha più volte confermato il presidente Franco Proto; ma la novità di quest'anno, tutt’altro che piacevole per i 60 club di Lega Pro, è il costo del premio di brokeraggio passato da 12mila a 40mila euro. Il primo step post iscrizione sarà questo.

Più dolorosa, invece, la scadenza dell’11 entro cui l’Acr dovrà presentare le liberatorie relative ai cinque mesi di retribuzioni mancanti ai propri tesserati e i relativi contributi previdenziali. Un’operazione da 600mila euro. È il passaggio alla Covisoc, quindi, il più delicato con la data del 14 fissata dalla Lega Pro come termine ultimo per presentare eventuali ricorsi. Un iter che si concluderà giovedì 20 in Consiglio Federale quando sarà ultimata la composizione della nuova Serie C. Il Messina “rimandato” studia per l’esame di riparazione. Dodici giorni decisivi per il futuro di un pallone che da quasi dieci anni non ha più pace.

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