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Città sporca, serve una accelerazione

Città sporca, serve una accelerazione

Città sporca e non poteva essere altrimenti. Da Sud a nord, in periferia soprattutto, spazzatura dentro e fuori i cassonetti. Le immagini sono di oggi ma somigliano tanto a quelle che vi abbiamo mostrato altre volte. Messina non è nuova a crisi di questa portate ed il pericolo assuefazione alla sporcizia è davvero dietro l'angolo.
Messina Ambiente ha continuato a fare la spola con l'impianto di Grotte rimasto chiuso per il ritardo con cui la Regione ha rinnovato l'ordinanza che ne autorizzava l'apertura.
Oggi nella discarica si lavorerà a pieno regime ma domani l'apertura è prevista solo per 4 ore. Un nuovo ostacolo sulla strada della normalizzazione che si prevede piuttosto lunga.
“Da lunedì mi trasferirò nella sede di MessinAmbiente” ha detto l'assessore Daniele Ialacqua “voglio capire meglio il meccanismo di rientro da questa emergenza. Sono troppi 15 giorni per riavere la città pulita, occorre fare più in fretta”.
Oggi, altro prefestivo, vige il divieto di gettare l'immondizia. Una occasione, sulla carta, per poter accelerare i tempi del rientro. Infatti stanotte i mezzi di messinambiernte non salteranno il turno come previsto prima della chiusura della discarica, ma proveranno a pulire il più possibile.
E mentre la pulizia delle spiagge è già arrivata a buon punto a nord come a sud, ci si interroga sullo stato d'avanzamento del porta a porta. Nel sesto quartiere mancano ancora Spartà, Acqualadrone, Sperone, Ganzirri, S.Agata e Pace. Nel primo quartiere si fa prima a dire dove è già partita perchè in realtà il passaggio a questa metodologia di raccolta è stato solo appena accennato a sud. Se anche la differenziata porta a porta dovesse decollare, quello spettacolo indecoroso dei sacchetti sparsi ovunque, anche dove cassonetti non ce ne sono più, sparirebbe o sarebbe parecchio attenuato.
Messinambiente però è lì sul filo del baratro. Non ha stimoli perchè il fallimento o in alternativa il passaggio a Messina Servizi è dietro l'angolo.
La vicenda d'aula si arricchisce di nuovi aspetti perchè oltre alla possibile approvazione della Messina Servizi, il consifglio comunale sarà presto, chiamata a votare, anche nell'ambito del previsionale '17, il salvataggio della Messinambiente. Operazione da 30 milioni di euro ceh va presentata al tribunale fallimentare per evitare il crack della partecipata. La domanda è: l'aula – la stessa che fatica a dir sì ad un contratto di servizio, troverà i numeri prima del 2 luglio per votare quest'altra spesa non prevista ?

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