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Incendio a Pace, si indaga sulle cause del rogo

Incendio a Pace, si indaga sulle cause del rogo

Il giorno dopo l'incendio all'ex inceneritore di Pace lo scenario è apocalittico. Le fiamme non hanno risparmiato nulla, dovunque materiale incenerito e un odore acre di fumo. I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte ed anche stamattina per smassare l'immensa quantità di materiale distrutto dalle fiamme. Ma sotto le grandi balle di cartone e plastica insistono ancora focolai difficili da spegnere e quando il fuoco sembra domato le fiamme spuntano da un'altra parte e bisogna ricominciare. Un inferno alimentato da 40 tonnellate di carta, cartone e plastica, i materiali della differenziata dei messinesi che vengono stoccati in un'area attigua all'ex inceneritore. Cosa lo abbia provocato è presto per dirlo. Le prime voci di un'origine dolosa non hanno trovato fin qui alcuna conferma. Lo ha ribadito stamattina il comandante dei vigili del Fuoco, l'ingegnere Pietro Foderà. “Non abbiamo ancora nessun elemento certo per stabilire la natura dell'incendio. Non abbiamo trovato inneschi o altri indizi che vadano in questa direzione”. Determinanti potrebbero essere le immagini registrati dalle telecamere di videosorveglianza del sito. L'hard disk è stato già prelevato dai vertici di Messinambiente per essere visionato. Ma un'indicazione ci sarebbe già. Sembra che le fiamme siano partite dal tetto del locale che ospitava la pressa. Da lì poi si sarebbero propagate al materiale che si trovava nell'area stoccaggio delle balle. E le lingue di fuoco, sospinte dal vento, hanno minacciato anche la cabina antincendio mettendolo fuori uso ma per fortuna senza danneggiarla. Così come se la sono cavata i 15 dipendenti che si sono subito allontanati dopo aver messo in sicurezza gli automezzi. Solo quattro sono andati semidistrutti ma erano ormai in disuso. Il vero allarme lo ha invece provocato la nube nera che si è sollevata altissima ed era visibile a diversi chilometri di distanza. Un fumo denso provocato dalla plastica e da altri materiali avvolti dalle fiamme tanto da indurre in serata l'assessore Ialacqua a lanciare un appello ai proprietari di orti nelle vicinanze del sito di Pace a prendere delle precauzioni prima di consumare frutta e verdura. Nei prossimi giorni si conosceranno i risultati delle analisi dell'Arpa ma è chiaro che una certa preoccupazione serpeggia fra i cittadini.
Intanto l'incendio di ieri avrà comunque delle conseguenze. Messinambiente sarà costretta a chiudere tutte le isole ecologiche cittadine da domani fino a martedì prossimo non avendo al momento un sito in cui conferire i materiali per la differenziata. Continua invece regolarmente la raccolta porta a porta nei quartieri in cui è già partita.

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