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Messina, match-ball col Melfi

Il Messina ha la grande chance di chiudere virtualmente il discorso salvezza contro un avversario che ha assoluto bisogno di punti. Il Melfi, infatti, è ultimo in classifica e rischia la retrocessione diretta anche in virtù di un calendario che nelle restanti tre partite presenterà ostacoli difficili da superare: scontro diretto col Taranto, trasferta a Foggia e chiusura col Matera. Dalla vittoria ottenuta contro il Messina nel girone di andata di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia con i lucani che, peraltro, hanno infilato il poco invidiabile record di 11 sconfitte consecutive. Per domani annunciate alcune defezioni importanti ma ciò non significa che i peloritani dovranno abbassare la guardia. Al contrario per il Messina è l'occasione giusta per vincere e mettersi al riparo da sorprese anche se il tecnico Lucarelli dovrà fare i conti con qualche assenza. In difesa mancheranno Rea, che non ha recuperato dall'infortunio muscolare rimediato nella precedente gara casalinga con l'Akragas, e De Vito squalificato. Particolarmente pesante l'assenza di quest'ultimo che obbligherà l'allenatore livornese a modificare l'assetto tattico. Probabile difesa a tre con Palumbo, Maccarrone e Bruno, centrocampo a cinque con Grifoni e Sanseverino sugli esterni, con Musacci in cabina di regia e con Da Silva e Foresta ai lati. L'alternativa è Mancini che in settimana ha lamentato qualche piccolo acciacco. In avanti nuova chance per Madonia che giocherà al fianco di Milinkovic. Se Lucarelli opterà, invece, per uno schieramento più offensivo, tipo il 4-3-3, Grifoni arretrerà in difesa e Ciccone entrerebbe nell'undici titolare. Dopo Melfi, il Messina affronterà nelle ultime tre partite Lecce, Cosenza e Vibonese. L'auspicio è quello di chiudere i conti prima possibile per cominciare a programmare il futuro.

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