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Il piano sanitario regionale sarà rielaborato

Sanità, Picciolo chiede a Renzi autonomia per la Sicilia

E' stata una spedizione precisa e motivata quella che oggi Beppe Picciolo ha compiuto a Roma dove ha incontrato il sottosegretario alla Salute del governo Gentiloni, on. Davide Faraone. Le istanze sono state dettagliate e presentate al Ministero della salute in un documento che parte dalle difficoltà emerse per i servizi di soccorso fino a quelle riscontrate per i singoli presidi ospedalieri penalizzati dal piano sanitario regionale appena approvato. Le istanze sono state accolte favorevolmente dal sottosegretario come ha spiegato proprio Picciolo.

Punto per punto e passando anche dal bando dei concorsi espletati e da espletare per mettere in sicurezza gli ospedali, sono stati suggeriti i singoli correttivi stilati in collaborazione con alcuni tecnici qualificati delle singole Aziende. Un'analisi che è stata soprattutto motivata dalle peculiarità del territorio messinese che si snoda in lunghezza e soprattutto nei paesi nebroidei e peloritani.

La rete ospedaliera appena presentata, che delinea il nuovo sistema di rete, indica per ogni area geografica, i DEA di II livello (centri Hub), i DEA di I livello (Spoke), i presidi di base e gli ospedali delle zone disagiate. Per quanto previsto dall'attuale piano, si parla di un sistema per intensità di cure che di fatto con l’attuale riorganizzazione non troverà riscontro pratico nell’assistenza, compreso il Sistema di Emergenza Territoriale 118.

E' necessaria una revisione e il potenziamento della rete dei trasporti secondari urgenti al fine di garantire gli spostamenti da strutture a bassa intensità di cure verso strutture ad elevata complessità specialistica. Diventa imprescindibile la medicalizzazione delle ambulanze in numero sufficiente a garantire sia il soccorso primario che il secondario urgente.

Evidenziate le criticità di alcuni presidi come ad esempio il Policlinico per il quale è stato chiesto il mantenimento del Pronto Soccorso Pediatrico e della relativa unità operativa, mentre sembra che l' unità Complessa di Reumatologia sia stata ripristinata dopo l'errore iniziale della esclusione.

Per il Papardo chiesto il mantenimento delle strutture semplici di Reumatologia e Endocrinologia col potenziamento di Ematologia e Malattie Infettive che appaiono troppo penalizzate con rivisitazione del numero dei posti letto di psichiatria erroneamente attribuiti in pianta organica al Papardo e invece in quota Asp e rimodulazione dei posti letto di chirurgia pediatrica che al Papardo non c'è.

Rappresentate ovviamente anche le criticità dei presidi di Milazzo- Barcellona e di Patti e S.Agata depauperati di importanti Unità Operative.

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