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Ecco chi organizzerà il G7

Ecco chi organizzerà il G7

Adesso il quadro è completo. Dei quattro lotti del “pacchetto” degli appalti del “G7” gestito da Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione, una Spa di cui è socio unico il ministero dell’Economia), ne restava solo uno da assegnare, quello più consistente da 12,4 milioni di euro. Il lotto che riguarda proprio la due giorni taorminese, il vertice tra i sette capi di Stato e di governo del 26 e 27 maggio. La progettazione, l’organizzazione, l’allestimento e la gestione “chiavi in mano” del summit dei potenti dell’Occidente è stato affidato ad un raggruppamento temporaneo di imprese, a capo del quale c’è un colosso dei grandi eventi, lo “Studio Ega srl”.

Un’agenzia che, dal 1965, organizza appuntamenti di questo tipo, fondata da un’imprenditrice considerata pioniera del settore congressuale come Emma Aru. Alla guida dello “Studio Ega”, oggi, c’è la figlia Claudia Golinelli, docente di Management degli eventi all’Università di Roma Tor Vergata, uscita a testa alta, con un’assoluzione piena («il fatto non sussiste»), dal terremoto giudiziario che nel 2012 sconvolse il ministero delle Politiche agricole per un presunto giro di appalti truccati.

Come le altre aziende incaricate da Consip di organizzare i vari eventi del “G7”, anche “Ega” proviene da recentissime esperienze analoghe. Su tutte l’Expo di Milano e l’ultima presidenza italiana del G8, quella del 2009 a L’Aquila targata Bertolaso. Insieme a “Ega”, il “G7” taorminese sarà organizzato da altre due aziende di uno stesso gruppo, “Studio 80” e “Volume srl”. “Studio 80”, di recente, ha partecipato all’organizzazione del padiglione italiano del vertice economico di San Pietroburgo, nel 2016. “Volume” è leader nel campo degli allestimenti museali e dei servizi per lo spettacolo e la comunicazione.

Il team composto da “Studio Ega”, “Studio 80” e “Volume srl”, dunque, si occuperà dell’evento clou dell’anno di presidenza italiana del “G7”. A Taormina sono attese circa 35 delegazioni in rappresentanza dei Paesi G7 (Italia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Giappone e Unione Europea), delle principali organizzazioni internazionali e di una serie di Paesi. Una due giorni di sessioni, pranzi di lavoro, almeno un grande evento culturale e una cena di gala. Per l’evento culturale (che si terrà al Teatro Antico) si ipotizza la presenza di circa 2 mila ospiti; la cena di gala, invece, come viene specificato nel capitolato d’appalto, dovrebbe essere riservata ai Capi delegazione ed agli ospiti vip, per un massimo di 70 persone. Dovranno essere allestiti un Media centre, probabilmente in altra località, e una struttura in grado di ospitare la conferenza stampa della Presidenza. In totale, 2 mila delegati ufficiali, 3 mila giornalisti, mille persone di staff della Presidenza italiana.

L’organizzazione dovrà provvedere a tutto: dalle sale riunioni agli uffici per gli staff, dalle aree d’attesa a quelle per il catering, dalle sale dei colloqui bilaterali all’area espositiva delle opere d’arte. E poi parcheggi, interpreti, impianti tecnici. Nulla sarà lasciato al caso. Al costo di 12,4 milioni di euro.

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