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Bando periferie, via
libera ai finanziamenti

Bando periferie, via libera ai finanziamenti

Trasformare gli annunci in opportunità concrete. Mai come in questo periodo vi è la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie stanziate dal Governo nazionale, ma occorre avere la capacità di farlo e su questo permangono dubbi, perché la macchina organizzativa della Città metropolitana e dei singoli Comuni non autorizza grandi entusiasmi. Tutt’altro.

In ogni caso, dopo la firma del Masterplan, da Roma arriva un’altra “pioggia” di milioni diffusa su tutto il territorio nazionale ma soprattutto su quello delle regioni del Sud. Ieri, infatti, Palazzo Chigi ha dato il via libera al finanziamento completo di tutti i progetti finalizzati a interventi di riqualificazione urbana presentati dalle Città metropolitane e dai Comuni capoluogo nell’ambito del “Bando Periferie”. L’ammontare complessivo è di 2,1 miliardi di euro, visto che si sono aggiunti un miliardo e 600 milioni ai 500 già stanziati nella Legge di Stabilità 2016.

Per quanto riguarda Messina e provincia, sono stati presentati 93 progetti (la scadenza era stata fissata allo scorso 29 agosto) con il coinvolgimento di 54 Comuni suddivisi nelle tre aree (ionica, tirrenica e Nebrodi). Si tratta di interventi volti al miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano, alla manutenzione o alla rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie esistenti, all’innalzamento dei livelli di sicurezza del territorio, al potenziamento dei servizi di scala urbana, alla realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano e all’inclusione sociale. Vi sono anche progetti che puntano alla mobilità sostenibile, ad ampliare il ventaglio dei servizi socio-culturali ed educativi. L’importo complessivo si attesta su quasi 83 milioni di euro.

Il Comune e la Città metropolitana di Messina hanno presentato i seguenti progetti. Nel settore dell’animazione sociale (cultura, sport, welfare, servizi, integrazione e formazione), il Comune capoluogo ha previsto una Scuola di sviluppo umano per promuovere nuove forme di imprenditorialità e di lavoro autonomo. La Città metropolitana ha inserito i progetti dei lavori di completamento del campo di calcio di Mongiuffi Melia e la riqualificazione degli impianti sportivi di Caprileone. Sul fronte dell’urbanistica, nel capoluogo si punta sull’autocostruzione nella baraccopoli di Fondo Saccà, cioè su un progetto pilota di rigenerazione sociale e urbana, sperimentando pratiche di autocostruzione assistita e salariata intrecciando il risanamento con la lotta alla povertà e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e sociale. Vi è anche il progetto riguardante servizi socio-educativi e la piena accessibilità urbana al Forte Petrazza.

Di “mobilità dolce” si parla nel capitolo riguardante la viabilità: prevista la riconversione del tracciato dismesso della ferrovia Messina-Villafranca Tirrena, con il recupero del percorso che si snoda lungo la costa tra quote differenti, fiumare, agrumeti e aree urbanizzate. E nel Bando delle periferie trova spazio anche il concetto della “resilienza urbana”: su questo versante spicca il progetto di riqualificazione ambientale del torrente Bisconte-Catarratti (che già fa parte del Masterplan) e di messa in sicurezza di una delle vallate più a rischio del territorio comunale.

C’è chi ha aspramente criticato nei mesi scorsi l’amministrazione comunale per avere trascurato alcuni fronti che avrebbero potuto diventare oggetto di attenzione e di finanziamento. Si pensi alle polemiche riguardanti la Società di trasformazione urbana del Tirone e la mancata attuazione di piani di riqualificazione urbana che restano fermi al palo da decenni. L’assessore Sergio De Cola ha più volte precisato che i progetti inseriti nel Bando sono frutto di un confronto sviluppatosi nei mesi precedenti con le forze vive della città. Nel dettaglio, comunque, l’amministrazione comunale e la Città metropolitana illustreranno nei prossimi giorni i progetti ammessi a finanziamento.

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