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Contratti derivati, verso l’accordo Comune-Bnl

Contratti derivati, verso l’accordo Comune-Bnl

Quella dei contratti derivati è una lunga storia. Affonda le sue radici nel 2002, quasi quattordici anni fa. Coinvolge due banche, la Bnl e la belga Dexia-Crediop. Attraversa ben cinque amministrazioni comunali, tre commissariamenti. È stata al centro di inchieste giudiziarie, di pronunciamenti della Cassazione, di contenziosi ancora in corso. Una partita che ora, almeno in parte, potrebbe finalmente chiudersi. Il Comune e uno dei due istituti di credito con cui ha sottoscritto contratti derivati, Bnl, sono pronti ad arrivare ad un accordo transattivo. La banca ha proposto una transazione e la Giunta, nei giorni scorsi, su proposta del sindaco (ma la “regia” è dell’ex assessore al Bilancio, oggi allo Sviluppo economico, Guido Signorino) e forte dei pareri favorevoli tanto dell’esperto Giuseppe Cannizzaro quanto dell’avvocato che ha seguito la vicenda, Nino Parisi, ha detto sì alla transazione stessa.

Le ragioni della scelta le spiegheranno proprio Accorinti, Signorino, Cannizzaro e Parisi stamattina, nel corso di una conferenza stampa. Ragioni che sono già messe nero su bianco proprio nella delibera approvata nella seduta di Giunta di martedì scorso. E che sono riassumibili nel vantaggio economico stimato in 1,9 milioni di euro (115 mila euro immediati, rivalutati attualizzando il valore atteso dei flussi futuri nel periodo che va dal 2018 al 2036) e nel conseguente risparmio sulle più che ingenti spese legali, trattandosi di un contenzioso internazionale. In ottica piano di riequilibrio, infatti, verrebbe ridotto di oltre il 30% accantonato nel piano decennale per i debiti potenziali da derivati, portando ad una previsione inferiore di 3,5 milioni.

Cercare di capirci qualcosa, su questa ingarbugliata storia dei derivati, equivale a infilarsi in un tortuoso labirinto. Cosa sono i derivati? Titoli il cui valore deriva dall’andamento di un indicatore finanziario di riferimento, in questo caso lo swap, lo scambio sui tassi d’interesse. Tutto chiaro? Affatto. Basti allora pensare che la prima tappa del labirinto risale al 15 novembre 2002, quando la Giunta dell’epoca (sindaco era Leonardi) approvava una delibera con cui decideva di procedere alla ristrutturazione del debito con la Cassa depositi e prestiti, con la possibilità di effettuare operazioni in derivati. Il primo contratto derivato verrà poi stipulato il 28 maggio 2003: è il primo di una serie di sette, tra rinegoziazioni varie, fino al 2011 , quando il Comune (sindaco Buzzanca) decide di annullare gli ultimi contratti sottoscritti con Dexia Crediop e Bnl, nel 2007. Nel tempo viene aperto anche un procedimento penale, archiviato nel 2013, ma riaperto di fatto nel 2014, dopo un esposto presentato da Accorinti (decisa la proroga di indagini).

Ora Bnl ha proposto un accordo transattivo e il Comune ha detto sì. Rimarrà aperta la partita con Dexia. Ma parte del labirinto sembra superata.

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