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In gravi condizioni un idraulico rimasto sepolto in una trincea

In gravi condizioni un idraulico rimasto sepolto in una trincea

Gravissimo incidente sul lavoro attorno a mezzogiorno a Santa Teresa di Riva: un idraulico ha rischiato di morire soffocato, seppellito dai detriti in una trincea dentro la quale stava lavorando, sulla circonvallazione e la Strada provinciale 23 in zona Sparagonà, per un allaccio fognario. Per fortuna a tirarlo fuori appena in tempo sono stati i compagni di lavoro che scavando anche con le mani sono riusciti a salvarlo, ma le sue condizioni sono apparse disperate tanto che i soccorritori del 118 di Santa Teresa lo hanno trasportato al Policlinico di Messina in codice rosso.

Ha numerose fratture, tra cui quella del bacino, e un polmone perforato con versamento pleurico. Non versa in pericolo di vita, fortunatamente, ma le sue condizioni sono delicatissime. Si tratta di F.D.A. di 35 anni di Santa Teresa di Riva, dove risiede nella zona di Torrevarata, un artigiano titolare di impresa molto conosciuto e apprezzato in città. L’uomo, per conto di una ditta privata, stava eseguendo, con una squadra di operai, sulla sede stradale all’incrocio tra la circonvallazione e la Provinciale 23, nella zona alta di via Sparagonà, lavori per collegare lo scarico fognante di un condominio alla rete di smaltimento reflui.

Lo scavo era terminato, e si stavano per collegare le due condutture, quando la parete ha ceduto seppellendo il malcapitato sotto una montagna di terra e detriti. I compagni di lavoro hanno reagito con prontezza, hanno scavato anche con le mani, lo hanno raggiunto, gli hanno tenuto la testa fuori dal terriccio per farlo respirare, fino all’arrivo dei soccorritori del 118 che sono giunti nel giro di pochi minuti con un equipaggio formato da dottor Salvatore Pantò e dai due soccorritori, La Fauci e Bonura. Hanno lavorato con la cautela del caso, fino a quando non sono riusciti a tirare fuori da quella fossa F.D.A. le cui condizioni sono apparse subito gravi, anche se era perfettamente cosciente. La prima diagnosi è stata la frattura del bacino e di alcune costole, la perforazione di un polmone con conseguente versamento pleurico. Senza porre tempo in mezzo, i soccorritori lo hanno caricato sull’ambulanza e lo hanno trasportato al Policlinico per le cure del caso.

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