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Chiara Rizzo denuncia un’intimidazione

Chiara Rizzo denuncia un’intimidazione

Chiara Rizzo, la moglie dell’imprenditore Amedeo Matacena, ha depositato insieme al suo legale Bonni Candido una denuncia cautelativa ai carabinieri della stazione Arcivescovado per un episodio inquietante accaduto nei giorni scorsi.

Intorno alle 12,30 circa del 26 luglio la Rizzo è stata allertata telefonicamente dalla madre per uno strano ritrovamento nel cestello della propria bicicletta, che viene da mesi custodita nell’androne dell’abitazione proprio della madre.

Qualcuno aveva infatti collocato nel cestello della bici «... un uccello strozzato».

La Rizzo ha dichiarato ai carabinieri di non aver mai subito minacce e di non aver avuto diverbi di alcuna natura, ed anche di non nutrire sospetti sugli autori del gesto.

Attualmente la Rizzo è al centro del processo “Breakfast”, ovvero la fuga all’estero di Amedeo Matacena, l’ex parlamentare di Forza Italia ad oggi latitante a Dubai per sottrarsi alla condanna definitiva a tre anni di carcere per concorso esterno in associazione di ’ndrangheta.

Una condanna divenuta definitiva per essere stato uno dei riferimenti politico-imprenditoriali delle ’ndrine di Reggio Calabria.

Si tratta di un progetto di fuga, che nell’ottica della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, si sarebbe sviluppato sull’asse Libano-Emirati Arabi Uniti.

Un piano che Amedeo Matacena - secondo l’accusa -, avrebbe pianificato in complicità con la moglie Chiara Rizzo, l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, lo storico collaboratore Martino Politi, e la segretaria dei coniugi Matacena-Rizzo Mariagrazia Fiordelisi.

Un’ipotesi d’accusa per cui sono sul banco degli imputati davanti al Tribunale penale collegiale di Reggio Calabria presieduto dal giudice Natina Pratticò.

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