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Scatta l’allarme servizi sociali
Si va verso la mobilitazione

Servizi sociali, schiarita dopo la tensione

Per due volte a Palazzo Zanca sono riusciti a “tamponare” l’emergenza servizi sociali. Un problema in mezzo ai tanti problemi, che era passato quasi sottotraccia perché, alla fine, negli ultimi due mesi si era riusciti in qualche modo a trovare le somme necessarie per andare avanti. E anche la strada per prorogare quei servizi che, scaduta la proroga al 30 aprile, rischiavano di interrompersi. Adesso per gran parte di essi la nuova data “X” è il 31 maggio, ma al di là dei tempi, a preoccupare è la generale situazione finanziaria del comparto, figlia sia degli ormai arcinoti guai legati alla mancata approvazione del bilancio di previsione, sia alla mancata riforma dei servizi sociali, aggrovigliati negli stessi nodi di sempre, apparentemente immuni a qualsiasi cambio di amministrazione.

Il quadro dei pagamenti alle varie cooperative è significativo sullo stato dell’arte. Ieri la coop Orsa Maggiore, che si occupa dell’assistenza domiciliare ai disabili, ha pagato febbraio. Sono così due le mensilità anticipate dalla coop, perché il Comune è fermo coi trasferimenti a dicembre.

È andata peggio a Genesi: la cooperative ha ricevuto solo ieri i pagamenti di settembre e ottobre per il servizio di trasporto nei centri riabilitativi e quello di ottobre per l’assistenza anziani di Casa Serena, con la 328. Fermi a ottobre anche i trasferimenti comunali per l’assistenza domiciliare anziani. Da allora non arriva più un centesimo nelle casse della cooperativa, e se si pensa che un mese di sola assistenza anziani costa 400 mila euro, si può comprendere il “disagio”. Genesi da par suo ha anticipato tutti gli stipendi, compresa la tredicesima, fino a febbraio. Ma adesso marzo è seriamente a rischio.

Progetto Vita (assistenza scolastica) ha pagato “a scaglioni” febbraio, perché col sistema della certificazione del credito – attraverso cui le banche pagano fino al 70% delle fatture – ha ottenuto in parte le somme dovute fino a marzo. Stesso metodo ha utilizzato la cooperativa Cas, che a giorni dovrebbe pagare marzo per asili e Cag. La coop Amanthea, in Ati con Cas, deve ancora pagare marzo ad alcune lavoratrici dell’asilo di San Licandro. Azione sociale, infine, domani dovrebbe pagare gli stipendi di febbraio ai lavoratori dei Cag di Bordonaro e Giostra, ma non c’è ancora la tredicesima. Anche in questo caso la coop ha dovuto anticipare, perché il Comune è fermo a novembre coi trasferimenti.

Una situazione sempre più complicata, coi lavoratori in arretrato che rischiano pignoramenti, “buchi” per mutui, bollette, cure mediche. E per questo pronti alla mobilitazione. Oggi la Fp Cgil incontrerà le Rsa dei vari servizi per decidere come pagare. Ma senza fondi, le cooperative non riusciranno più ad andare avanti.

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