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Pronti 200 mln
di cantieri

svincolo dall'alto

43-27-72. Non è un terno da giocare al lotto ma, rispettivamente, i milioni di euro delle tre mega opera che nel corso di quest'anno saranno avviate nella nostra città. E ci sono buone speranze che una quarta da 30 milioni possa partire entro la fine del 2016. Il primo cantiere, quello per il rifacimento del viadotto ritiro è partito ieri. Due anni e quattro mesi di lavori durante i quali il vecchio manufatto ritiro dovrà essere smontato ricostruito e rimontato. Un'opera da 43 milioni di euro voluta dal Cas e finanziata anche con fondi statali che alla fine regalerà ai messinesi anche gli svincoli in uscita allo svincolo di S. Michele. A ruota, potrebbe essere quello per la realizzazione della nuova via don Blasco il cantiere ad aprire battenti. L'8 giungo scadranno i termini per la gara d'appalto. Una volta consegnati lavori, ci vorranno due anni per portare a termine un'opera da 27 milioni di euro finanziata con fondi regionali e dell'autorità portuale. Collegherà il soprapasso ferroviario alla Zir consentendo di decongestionare la via la farina dal transito dei mezzi pesanti e, quando sarà realizzato il nuovo porto, sarà l'arteria che costeggia l'affaccio a mare negato ai messinesi per moltissimi anni. E proprio sulla realizzazione dei nuovo e definitivi approdi a sud è arrivata ieri sera la buona notizia che autorizza ad ipotizzare entro la fine di quest'anno l'avvio dei cantieri a Tremestieri. Dallo stato arriveranno i 6 milioni e mezzo mancanti per sottoscrivere il contratto con l'impresa che si è aggiudicata l'appalto da 72 milioni di euro. Circa 4 gli anni di lavoro necessari per realizzare le nuove invasature che serviranno a trasferire nella zona sud della città tutto il traffico gommato, leggero e pesante, da e per il continente. Comprese le autostrade del mare. Altri fondi, quasi 20 milioni, l'autorità portuale li spenderà, in parte quest'anno, per le opere di riqualificazione della cittadella fieristica. 30 infine, i milioni di euro già finanziati con il decreto Italia sicura per le opere di messa in sicurezza dell'area che va da Catarratti a Bisconte. Sarà risagomato l'alveo del torrente, rifatta la strada e costruita la nuova rete fognaria. Si tratterà della più grande opera, nell'ambito del contrasto al dissesto idrogeologico, dopo quelle realizzate tra Giampilieri e Scaletta dopo la tragica alluvione del 2009.

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