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Il lungomare
a rischio crollo

Il lungomare a rischio crollo

Rischia di sprofondare in acqua il tratto di lungomare nei pressi della curva del faro di Capo d’Orlando.

Un’emergenza che si è verificata nelle ultime ore e che già crea molta apprensione tra i residenti della cittadina nebroidea.

Una falla si è infatti aperta sul manto stradale ed il sifonamento prodotto dalle onde che s’infrangono sulla base del muraglione di contenimento, che si trova cinque metri più in basso, rischia di ampliarne in maniera considerevole la dimensione e, quindi, di far collassare l’arteria.

I tecnici di Palazzo Europa hanno immediatamente transennato il tratto pericolante per evitare l’impatto delle autovetture e dei motocicli con la buca mentre si attendono gli interventi dell’ex Provincia regionale di Messina.

A nulla quindi è valso l’intervento di Palazzo dei Leoni di tre anni fa che posizionò alla base della strada dei massi naturali per evitare che le onde s’infiltrassero al suo interno e producessero, così come sta avvenendo ora, il fenomeno del sifonamento che risucchia verso mare il rilevato su cui poggia il manto stradale.

Nessun pericolo di crollo, dissero allora i tecnici della Provincia che avevano “radiografato” il rilevato stradale intercettando i grossi scogli che, a loro dire, eviterebbero il collasso dell’arteria. Ma non la pensarono così, e non la pensano così tutt’oggi, i tecnici di Palazzo Europa ed i pescatori orlandini che conoscono a menadito quel tratto di costa e la scogliera su cui poggia la strada.

Secondo l’esperto del Comune per i lavori pubblici, Mario Valenti, e secondo il responsabile della Protezione civile comunale, il tecnico municipale Alfredo Gugliotta, bisogna intervenire con un progetto di stabilizzazione e difesa del piede della strada, circa cinquanta metri della curva del faro, con la costruzione di una palificazione per evitare che le onde s’incuneano all’interno del rilevato stradale.

In questi anni gli interventi tampone della Provincia regionale di Messina e del Comune di Capo d’Orlando sono stati tanti, compreso quello più consistente di tre anni fa della difesa a mare, ma la situazione non è migliorata. Tra le ipotesi di intervento anche quella diretta del Comune che potrebbe realizzare un progetto di bonifica a danno della ex Provincia regionale di Messina.

Tutta la costa di levante, che va dal faro sino al porto di San Gregorio, da alcuni anni sta subendo in maniera vistosa il fenomeno dell’erosione che ha già fatto scomparire alcune cale e spiagge. L’anno scorso il Comune paladino intervenne con due interventi tampone di ripascimento che rimpinguarono la spiaggia nella zona del borgo di San Gregorio ed alle spalle del santuario. Qui, causa l’erosione, di due stabilimenti balneari ne è rimasto solo uno con i danni evidenti per l’imprenditoria turistica.

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