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Inceneritore, mobilitazione riuscita

Inceneritore, mobilitazione riuscita

Obiettivo centrato. La manifestazione contro l’inceneritore alla Centrale “Edipower” va in archivio con un risultato sicuramente eccellente per chi si è speso tantissimo per organizzarla. Neppure il maltempo ha rovinato la grande festa popolare di ieri pomeriggio nelle strade di Milazzo. Certo, non ci sono state le 5.000 persone che erano state preannunciate (in piazza ve ne sono state poco più di 2.000), così come - e questo dà ancora più valore all’iniziativa - non s’è registrato alcun episodio negativo (qualcuno temeva tumulti).

Al di là delle cifre - che contano solo per le statistiche - un dato è inequivocabile: i cittadini, sia di Milazzo che del comprensorio tirrenico non vogliono nuovi insediamenti industriali in questo territorio e sollecitano invece a gran voce la necessità di avviare la bonifica delle aree inquinate. Un grido forte, quello che si è alzato nel corso di tutto il corteo, partito da piazza San Papino e conclusosi, dopo aver attraversato il centro cittadino, in marina Garibaldi. Non c’è stato protagonismo tra le associazioni, tutte presenti, né tra gli amministratori locali, che hanno accettato l’invito di padre Trifirò e delle loro comunità di sfilare indossando la fascia tricolore. I sindaci di Messina, Milazzo e Barcellona, per citare le città più importanti, assieme ai colleghi di tutti gli altri Comuni hanno condiviso la protesta dei loro concittadini e poi, alla fine, hanno anche “sposato” un documento che ribadisce il “no” all’inceneritore.

Quel “No” che è stato il senso dell’attività e della condivisione portata avanti dall’hasthag “DecidiamoNOI”.

A sorvegliare il corteo, sempre composto e pacifico, decine di poliziotti, carabinieri e agenti della polizia municipale. Nessuna traccia di black bloc o No Global che - in base a indiscrezioni - avrebbero dovuto turbare la manifestazione ambientalista. Tante bandiere e striscioni, accompagnati da slogan. Ed è stato bello, oltre che significativo, vedere tante famiglie con figli a seguito manifestare «per dare loro la speranza di un futuro diverso».

All’arrivo in via Medici si sono alternati ai microfoni alcuni alunni degli istituti superiori cittadini che hanno espresso il loro “diritto alla vita”. Quindi il sindaco Formica, in rappresentanza della presenza politica, ha firmato pubblicamente un documento programmatico in cui sposa la lotta al progetto dell’inceneritore con l’utilizzo del “Css” (combustibile derivato dai rifiuti) e di portare avanti tutte le iniziative necessarie per opporsi.

Il pensiero delle associazioni può racchiudersi, invece, in una nota diramata da Olga Nassis, rappresentante di tutte le associazioni che hanno promosso l’iniziativa. «Milazzo e la Valle del Mela scendono in piazza insieme per dire “No all’inceneritore”, No a chi ce lo impone da Palermo e da Roma, SI a uno sviluppo pulito basato sulla salute e sul lavoro. I cittadini, gli operai, gli amministratori onesti, hanno obbiettivi comuni. Occorre cominciare una nuova e decisiva fase di questa nostra battaglia per la salute e il lavoro. Gli affari dei grandi industriali, le grandi manovre dei politici, l’omertà dei governi non saranno mai niente dinnanzi alla salute e alla vita dei nostri figli».

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