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Mense, martedì
l'aggiudicazione

Mense e rifiuti, quante incertezze

Le buste con le offerte dovranno pervenire agli uffici comunali del Palacultura entro le 9 di martedì 23 febbraio per essere poi aperte alle 10. Il bando di gara per l'affidamento del servizio di refezione scolastica è stato affisso stamattina all'albo pretorio di Palazzo Zanca e pubblicato su quello online del sito istituzionale. La procedura è stata finalmente  riavviata dopo lo stop provocato dalla nota dei revisori dei conti che avevano  espresso dubbi di legittimità e ammonito i dirigenti di palazzo Zanca, poichè il servizio, essendo a domanda individuale, non sarebbe essenziale, e, inoltre- come ha spesso ribadito il dirigente De Francesco-  i Comuni in fase di dissesto hanno l'obbligo di recuperare il 36% del costo totale. Il responsabile del dipartimento Politiche Scolastiche ha quindi deciso di adeguarsi alla volontà dell'amministrazione, ma ha anche precisato di non condividerla, aggiungendo di non sentirsi affatto rassicurato dalla nota di ieri del ragioniere generale Antonino Cama, firmata soltanto da quest'ultimo e  non supportata da provvedimenti della giunta o da pareri della Corte dei Conti. De Francesco spiega di avere  pubblicato il bando solo perchè si rende conto dei disagi vissuti dai dipendenti della ditta, senza stipendio da due mesi, e dei piccoli alunni senza un pasto caldo  dal rientro dalle vacanze di Natale. Ma questo non significa che non abbia adottato tutte le precauzioni e inserito nel testo  ogni accorgimento volto a tutelare se stesso e l'intero dipartimento da possibili insidie, come la paventata nota della Corte dei Conti che potrebbe inficiare la gara, gara che De Francesco, quindi, è pronto infatti ad annullare. Così come potrebbe annullarla se dopo l'aggiudicazione dovesse intervenire l'Autorità di vigilanza sui pubblici appalti il cui compito dovrebbe essere preventivo. “Ma perderemmo altri quindici giorni per le verifiche sulla certificazione prodotta e sul curriculum della ditta vincitrice- ha spiegato.” Infatti, se si considera che il bando prevede il servizio per soli 20 giorni scolastici effettivi, il rischio è farlo ripartire  anche dopo le vacanze pasquali. “A questo punto- mi assumo ogni responsabilità- ha concluso il dirigente- con la speranza che tutto vada per il verso giusto, finalmente.” 

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