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Messina spuntato e senza gol "alternativi"

Messina, calo fisico e assenze adesso incidono sulle prestazioni

Il Messina paga soprattutto la mancanza di gol alternativi a quelli che potrebbero essere realizzati dagli attaccanti. Ieri hanno tentato, senza fortuna, il difensore Burzigotti su palla inattiva nel primo tempo e il centrocampista Giorgione su azione manovrata nella ripresa.  Due occasioni limpide che potevano concludersi diversamente, ma, che, in qualche modo, fotografano al meglio la situazione dei giallorossi a cui nelle precedenti partite, paradossalmente, per trovare la rete bastava creare anche meno. Alla lunga, ma ormai è un dato di fatto, pesa la mancanza dei due giocatori d’attacco con il migliore pedigree come Tavares e Gustavo, il primo autore di tre gol tutti decisivi, oltre al rigore, guadagnato e poi trasformato da Barraco ad Andria, il secondo capace di saltare l’uomo come pochi. I tempi di recupero, già lunghi per il brasiliano, si sono dilatati anche per il calciatore portoghese che non sarà disponibile neppure per la prossima gara a Lecce. La società ha provato a correre ai ripari ingaggiando Leonetti che, però, non può essere la panacea di tutti i mali perché gli manca la condizione e il ritmo partita, cose normali dopo un lungo periodo di inattività. Il mercato di riparazione è vicino ma non vicinissimo. Il direttore sportivo Christian Argurio ha già individuato le pedine da inserire in un contesto che, comunque, funziona, tenuto conto che rispetto agli obiettivi iniziali, cioè la salvezza, il Messina ha già bruciato le tappe. Per ingaggiare attaccanti di curriculum servono esborsi notevoli oppure soluzioni vantaggiose che meglio si coniugano con le esigenze della società. Questa situazione cozza con la risposta di una piazza, capace di accendersi nel derby col Catania, ma che, poi, non riesce a trovare motivi di gioia neppure con una posizione di classifica di grande prestigio come quella attuale.  E con 10.000 euro d’incasso appare difficile fare richieste straordinarie alla società che, nel frattempo, deve anche sistemare e risanare i conti.   Il Messina tornerà in campo sabato pomeriggio a Lecce, contro una delle squadre più forma del torneo e che proprio ieri ha operato il sorpasso in classifica ai danni dei peloritani. Con Piero Braglia in panchina, i salentini hanno ottenuto 5 vittorie in sette partite. Per la formazione di Arturo Di Napoli, forse il peggior avversario da affrontare ma le situazioni difficili fanno ormai parte del DNA di questo Messina.

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