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Alcuni “culturisti” dopati come cavalli da corsa

 Farmaci dai nomi impronunciabili, chiamati in codice come “proteine” o “integratori”. Sostanze miracolose dal punto di vista della crescita muscolare ma pericolosissime per la salute. Stando all’inchiesta denominata “Bratislava”, negli ambienti delle palestre gli effetti negativi venivano però sottovalutati, se non addirittura volutamente scartati. L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Daniela Urbani passa in rassegna gli anabolizzanti ceduti ad alcuni atleti, descrivendo in dettaglio le conseguenze per l’organismo. Una delle più pericolose è certamente il Boldenone, farmaco veterinario, famoso per essere utilizzato nei cavalli da corsa. Produce guadagni nella massa muscolare e di forza lenti ma duraturi nel tempo, oltre a causare un aumento dei globuli rossi nel sangue, con una maggiore ossigenazione nei tessuti. Molto “gettonato” anche l’Andriol, steroide ad uso orale che si presenta sottoforma di piccole capsule rosse di forma ovale, con all’interno un olio contenente testosterone. Nella terapia medica viene utilizzato, in particolare, nell’impotenza endocrina e in casi di sterilità. Il Deca-Durabolin, invece, garantisce stupefacenti aumenti di forza e di massa corporea. Ma si rivela tossico a livello epatico. Inoltre, risulta essere un attenuatore del dolore alle giunture e ai tendini e migliora il tempo di recupero tra gli allenamenti. Il Femara è indicato per il trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata. È inserito nelle classi doping e un decreto del 15 ottobre 2002 ne vieta l’uso ai soggetti di sesso maschile. L’Humulin (Albumina umana) è destinato genericamente al trattamento di pazienti affetti da diabete, mentre gli atleti lo utilizzano per camuffare l’assunzione di altre sostanze farmacologicamente attive ad azione dopante. L’insulina, poi, determina un incremento della massa muscolare in chi ne fa uso, tanto che è stato inserito tra i prodotti proibiti. Molto frequenti sono, tra le altre cose, le circostanze in cui i cosiddetti “culturisti” prendono l’Oxandrolone se riscontrano persistente ginecomastia (inizio di formazione del seno). Il Primobolan è utilizzato nella fase di preparazione pre-competizione, mentre il Sustanon, necessario per l’accrescimento e il funzionamento degli organi sessuali maschili, può determinare tumore alla prostata, allergie e disturbi all’apparato circolatorio. Il Winstrol, ancora, è uno steroide in fiale o compresse, che se assunto in dosi eccessive può essere epato-tossico. Molti di questi anabolizzanti sono stati sequestrati nel corso delle indagini effettuate dalla Squadra mobile, attività puntualmente ricostruite dall’ordinanza.

Nell'articolo che potete leggere nell'edizione cartacea di oggi troverete anche i dialoghi telefonici intercorsi tra due indagati

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