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Il Messina corteggia
Antonello Laneri
pronto l'appello

I tempi sono strettissimi. La Corte Federale d’Appello, ricevuto il ricorso del Messina, che esaminerà a metà della prossima settimana, si pronuncerà  prima del 31 agosto, giorno in cui il consiglio della FIGC, nella cornice dell’Expo di Milano, sarà chiamato a ratificare le decisioni della giustizia sportiva e dare il via ai tornei. Il Messina proverà a ribaltare l’esito del processo di primo grado che non ha prodotto gli esiti sperati dal momento che la classifica dell’ultima Legapro non è stata riscritta. Sentenze che faranno discutere a lungo vista la sproporzione tra le richieste iniziali del procuratore Stefano Palazzi e le decisioni del tribunale federale che, di fatto, ha smontato tutte le accuse, decidendo per la responsabilità oggettiva e non diretta per Lamezia e Barletta, infliggendo pene minime a calabresi e pugliesi, questi ultimi già spariti dai radar del calcio professionistico. Il Messina grida al complotto ma non lo ha fatto ad alta voce perché  spera nel secondo grado di giudizio. Nel cammino di avvicinamento verso l’appello, la società, non ha nascosto il desiderio di avere al suo fianco anche le istituzioni, con in testa l’amministrazione comunale. Nelle more occorre pensare anche al campionato che verrà, la serie D che come la Legapro comincerà il sei settembre. La prossima settimana saranno resi noti gironi e calendari. E per il Messina è, quindi, corsa contro il tempo per allestire l’organigramma societario e completare la squadra. In pole position per il ruolo di direttore spotivo c'è Antonello Laneri, uomo dal ricco curriculum, gradito alla tifoseria, ex collaboratore del Messina di Aliotta, fidatissimo di Nicola Salerno e Ciccio La Rosa,  e fresco vincitore con l'Akragas del torneo di serie D. Le sue conoscenze potrebbero rilanciare il club peloritano ma per accettare l'incarico chiede, giustamente ed opportunamente, le necessarie garanzie anche per rispetto della piazza.

Il presidente Natale Stracuzzi è conscio dell’importanza di avere figure affidabili e d’esperienza nei ruoli chiave e, dopo aver investito una somma sproporzionata per acquisire un club di quarta serie, vorrebbe dare un senso all’investimento, un senso che, in questo momento, non c’è. 

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