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Bombe d’acqua su tutto il territorio, un morto a Cesarò, paura a Giampilieri

 Vento e bombe d'acqua hanno minacciato l'intero territorio provinciale nella giornata di ieri, generando danni e causando perfino una vittima a Cesarò. Si tratta dell’allevatore Salvatore Coci, 54 anni, colpito da un fulmine mentre che si trovava in contrada Sollazzo, a circa otto chilometri dal centro abitato. Come riferito dalla corrispondente Maria Chiara Ferraù, l'uomo stava raggiungendo la propria automobile quanto una scarica di altissima potenza lo ha raggiunto, perforando una scarpa e lasciando un buco nel terreno. Accanto a lui si trovava un amico, anch'esso allevatore, che è stato sbalzato lontano rimanendo fortunatamente illeso. Tutto è successo in pochi istanti: immediatamente i figli di Coci e gli amici che si trovavano poco distante si sono rivolti al 118 ma non c'è stato nulla da fare. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio a Tortorici alle 16, nella chiesa della Madonna della Scala a Sceti, frazione in cui Coci viveva assieme alla famiglia. L’acqua venuta giù abbondante dal cielo ha fatto tornare la paura nella zona Sud di Messina, specie nei centri colpiti dall’alluvione che ha seminato morte e distruzione nel 2009. Il fango è tornato ad invadere le stradine di Giampilieri fino a piazza Pozzo, laddove milioni di euro sono stati spesi per la messa in sicurezza del villaggio. Un muro si è sgretolato allagando la casa di uno degli abitanti, Eliseo Scarcella (la foto in alto testimonia quanto accaduto): «Ho avuto terrore quando ho sentito scricchiolare la parete –ha detto –, sto affrontando a mie spese dei lavori all’interno dell’immobile, nonostante le precarie condizioni economiche, ci era stato detto che potevamo stare sicuri ma forse non è proprio così». Le opere realizzate hanno magari evitato conseguenze peggiori, ma fatto sta che chi vive nella vallata ha avvertito quei timori che sembravano essere ormai alle spalle. Il Comune che nel pomeriggio, alle 18, ha diramato l’allerta (in realtà i temporali stavano tagliando lo Stretto già da qualche ora), ha chiesto l’intervento delle aziende che hanno ancora i cantieri aperti sul posto. Problemi anche a Ponte Schiavo, per una frana staccata si dal monte “ex Finanze”: chiusa la via Nazionale nel tratto compreso tra il ponte di San Placido e l’incrocio Briga Marina-statale 114, nei pressi della stazione San Paolo. Un’emergenza segnalata ormai da sei anni dal comitato locale, ma per la quale non è stata trovata una soluzione definitiva. «Ancora una volta abbiamo invocato l’intervento di tutte le istituzioni preposte – ha spiegato il consigliere Dario Restuccia –, è una vergogna». Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno sbarrato l’accesso e la polizia municipale che ha presidiato i varchi. Qualche disagio ed un ferito lieve a Sant’Agata Militello. Sul lungomare nell’area della statua di San Pio da Pietralcina, il forte vento ha causato il crollo di un impianto luci sul palcoscenico in fase di allestimento per uno spettacolo serale. Come riportato dal nostro corrispondente Giuseppe Romeo, un operaio che si trovava al lavoro è stato accidentalmente colpito ad un braccio procurandosi un taglio e dovendo così ricorrere alle cure del locale pronto soccorso. Nel crollo è rimasto danneggiato al parabrezza anche un furgone parcheggiato nel retro palco. Prontamente i tecnici dell’impresa, collaborati dal personale comunale e dai volontari di protezione civile, hanno messo in sicurezza l’area raccogliendo il materiale già montato. Sullo stesso lungomare anche tende divelte e gazebo abbattuti tra le bancarelle allestite già dalla scorsa settimana scorsa per la festa di Maria Santissima del mare e pronte ad ospitare i visitatori in questo weekend dedicato alla festa del Santo Patrono, San Giuseppe. Anche al porto le correnti d'aria hanno divelto alcune strutture, mentre locali pubblici, bar e ristoranti hanno dovuto raccogliere un paio di tavolini rovesciati per strada.

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