L’«esperienza traumatica» del carcere, la politica, la mutazione genetica nel Pd, Messina. Il parlamentare Francantonio Genovese parla a tutto campo dalla sua villa di Torre Faro, dove si trova agli arresti domiciliari dal 31 luglio, dopo gli ultimi sei mesi e mezzo passati in carcere per l’inchiesta sulla formazione professionale della Procura di Messina, che lo vede accusato di pesanti reati. Lo abbiamo intervistato tramite il suo difensore, l’avvocato Nino Favazzo. Genovese affronta temi nazionali e locali: la decisione del Parlamento di negare l’arresto per il sen. Azzollini che è di segno opposto rispetto al suo caso («Con me è stato realizzato uno spot elettorale di Renzi per le Europee, sulla mia pelle»), il quadro politico del Pd nazionale, «troppo legato al suo leader», e siciliano, dove «siamo nell’era di veri e propri clown che scimmiottano atteggiamenti autoritari e supponenti, solo per far sentire la presenza di se stessi». E Messina? «Non ho ricette magiche, può valere il solito vecchio principio: aprire all’esterno. A me pare che oggi si tenda solo a fare fuggire le risorse interne».
L’intervista di Nuccio Anselmo potete leggerla sul giornale in edicola oggi
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