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Cessione Messina
domani la svolta
poi la Legapro

Da una parte Pietro Lo Monaco, che dopo tre anni di gestione ha riportato il Messina dopo l’aveva preso cioè in serie D, dall’altra la cordata di imprenditori, tutta da scoprire, capeggiata da Natale Stracuzzi che  proverà, con le risorse a disposizione, di ritornare in Legapro approfittando delle disgrazie di Vigor Lamezia e Barletta, accusate di illecito sportivo e a rischio retrocessione nel processo che si terrà il 12 agosto a Roma. Un jolly da giocare, un’opportunità da sfruttare per uscire dall’anonimato in cui il Messina è ripiombato dopo lo sciagurato play-out.

Pietro Lo Monaco sa che la sua avventura a Messina è finita. Nel corso dell’ultima stagione ha fatto terra bruciata intorno a se, scagliandosi contro tutti, istituzioni comprese e la conferenza dello 9 giugno è stata il punto di non ritorno. Se decidesse di continuare si ritroverebbe, probabilmente, da solo o con i pochi fedelissimi che gli sono rimasti. Vendere per l’attuale proprietario diventa, quindi, una necessità per liberarsi di qualcosa che non sente più sua. Come dire che l’amore è eterno finché dura. Lo Monaco si aspetta una buona uscita congrua alle sue richieste, cioè i circa 50mila euro sborsati per l’iscrizione alla serie D e 150mila euro che verranno assegnati al Messina per la valorizzazione dei giovani. Sul resto, invece, si può discutere per trovare un accordo che, a questo punto, possa convenire a tutti. La cordata Stracuzzi dovrebbe assecondare solo queste richieste e, probabilmente, cercherà di tutelarsi per evitare di trovarsi davanti a nuovi improvvisi esborsi che, soprattutto in questa prima fase, potrebbero rivelarsi letali per la sopravvivenza e la programmazione del club. I debiti con l’erario, 600mila euro, già spalmati in cinque anni, saranno quindi a carico degli acquirenti così come quelli con i fornitori, ancora da quantificare. Se la trattativa andrà a buon fine, , la nuova cordata, per ridare almeno un minimo di futuro e fiducia al calcio cittadino, dovrà immediatamente attivarsi per costituirsi in giudizio come terzo interessato nel processo sportivo per illecito contro Vigor Lamezia e Barletta. In ballo c’è la riammissione in Legapro e il carico di entusiasmo, da escludere, invece, con la serie D. Contestualmente bisognerà mettere mano alla composizione della squadra e all’organigramma societario, affidandosi anche a figure professionali specifiche e a calciatori che sentano il giallorosso come una seconda pelle. I soldi non sono molti, forse sono solo sufficienti per rimettere in moto la macchina con la speranza di trovare, nel percorso intrapreso, altri fondi per  fare rifornimento in questo nuovo viaggio.

 

 

 

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