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Riammissione in Legapro
il Messina deve
costituirsi in giudizio

Per l’eventuale cessione del Messina sarà decisiva la prossima settimana, in particolare lunedì quando a Catania dovrebbe tenersi l’incontro decisivo tra il proprietario Pietro Lo Monaco e il gruppo acquirente, formato da una cordata di più imprenditori capeggiata da Natale Stracuzzi. L’esito non è scontato specialmente se non saranno chiariti alcuni passaggi chiave. Al tavolo delle trattative, le parti interessate si siederanno, però, con una certezza in più, e cioè quella che il Messina ha fondate chance di ritornare in Legapro dalla porta principale per i deferimenti, causa illecito sportivo, di Barletta e Vigor Lamezia. I capi di imputazione sono pesanti per entrambe: responsabilità diretta e oggettiva per aver alterato i risultati di alcune partite. Secondo il procuratore Stefano Palazzi ci sono gli elementi necessari per chiedere al processo la retrocessione per entrambe. Il Messina, in questo procedimento, può, anzi aggiungiamo noi dovrebbe, costituirsi come terzo interessato perché trarrebbe un chiaro vantaggio dalla condanna delle due società: la riammissione in Legapro. Un passaggio fondamentale per far capire quanto sia importante riappropriarsi di quanto perso sul campo al termine di una stagione sciagurata in un campionato che ha lasciato molti dubbi sulla sua effettiva regolarità. I tempi sono stretti perché il processo è in programma a Roma mercoledì 12 agosto. Tre i gradi di giudizio previsti. Dopo il primo, per le società eventualmente condannate ci sarebbe la possibilità, nell’ambito sportivo, di ricorrere in appello e in ultimo grado al Collegio di Garanzia del Coni. Per questo motivo i calendari che verranno comunque stilati terranno conto della presenza della Vigor Lamezia ma non del Barletta che, nel frattempo, non si è iscritto alla prossima Legapro. L’iter di riammissione del Messina potrebbe, quindi, comportare vari step.

Una volta sbloccata la cessione della società, si potrà, quindi, pensare all’allestimento dell’organico. Il ritardo con cui comincerà la stagione rischia di limitare le scelte. Alcuni calciatori attendono gli eventi, altri sono quasi sicuri di vestire il giallorosso come Corona che potrebbe ritrovare il cugino Salvatore Cocuzza e l’esperto difensore Alessandro Parisi. La rosa, se sarà Legapro,  dovrà includere almeno otto calciatori nati dal 1994 e seguenti.

 

 

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