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Omicidio Artino, ergastolo per Carmelo Maio

tribunale

Giovanissimo e già una condanna all’ergastolo. E’ giunta nel pomeriggio la sentenza per l’omicidio di Ignazio Artino, boss della famiglia dei “Mazzarroti”, ucciso davanti alla sua abitazione di Mazzarrà Sant’Andrea la sera del 12 aprile 2011. La Corte d’Assise di Messina, accogliendo la richiesta dei pm della Dda Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, ha inflitto il carcere a vita a Carmelo Maio, 24 anni, ritenuto affiliato al clan dei “Barcellonesi”. Un durissimo colpo per Maio incastrato dalle dichiarazioni di Salvatore Campisi, esponente della famiglia mafiosa di Terme Vigliatore, pentitosi nel 2013 dopo l’arresto nell’operazione Mustra. Campisi raccontò agli inquirenti che ad uccidere Artino furono lui e Carmelo Maio.   Artino era ritenuto l’esattore del pizzo per conto della sanguinaria cosca dei “Mazzarroti” di Tindaro Calabrese.  Ma le giovani leve della mafia barcellonese volevano allargare la loro egemonia sul territorio di Terme Vigliatore e Mazzarrà S.Andrea e decisero di eliminare Artino. L’uomo che fu atteso sotto casa e giustiziato con diversi colpi di fucile.

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