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I porti dello Stretto simbolo dell’Area integrata

Dopo la definizione della bozza del nuovo Piano della portualità e della logistica italiana, a Messina si discute sul ruolo che avrà l’Authority  “Calabra e dello Stretto”. Le prime reazioni sono improntate a ottimismo: la nostra città avrà molto da guadagnare dalla nascita di un Sistema destinato a diventare leader nel Meridione

 Il Piano, nella sua bozza definitiva, è stato modificato rispetto alle ultime indicazioni. Il ministro Delrio, che ha raccolto il testimone da Maurizio Lupi, intende portare avanti la riforma della portualità italiana immaginando uno scenario con 8 Autorità di sistema, mantenendo però l’autonomia dei singoli porti inseriti nel più ampio contesto, per rispondere alle sfide mondiali. L’aspetto più significativo è che stavolta non vi sono aree “privilegiate”. L’accorpamento riguarda tutti i porti italiani. Trieste, Ancona e Ravenna con Venezia, La Spezia con Genova, Catania con Palermo, Salerno con Napoli, Olbia con Cagliari, Taranto, Brindisi e Manfredonia con Bari. E Messina con Gioia Tauro (e il sistema dei porti dello Stretto, Reggio e Villa).

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