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Sbarco del 4 maggio
Fermato scafista
di origini tunisine

È uno lo scafista individuato e arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, a seguito dello sbarco del 4 maggio in città di migranti, di varie nazionalità ed etnie, che, dopo essere stati soccorsi in acque internazionali dalla nave della Marina Militare “Michele Fiorillo”, hanno raggiunto il molo Marconi.

L’attività investigativa avviata dalla Squadra Mobile, con acquisizione di testimonianze e riscontri, ha permesso di identificare d arrestare  Romdhane Massaoud, tunisino di cinquant’anni, ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I migranti hanno raccontato le varie fasi che hanno preceduto il viaggio indicando l’uomo che ha condotto lo scafo per tutta la traversata.

In particolare, l’attività investigativa espletata ha permesso di stabilire che i profughi, dopo aver pagato una somma pro capite di circa 1500 dollari o 900 dinari libici, sono partiti dalla costa libica.

Romdhane Massaoud è rinchiuso in carcere, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina d.ssa Stefania La Rosa.

Nel frattempo continua, senza sosta, l’attività di identificazione e foto-segnalamento svolta dagli operatori della Polizia Scientifica e dell’Immigrazione della Questura di Messina. Intanto, per trovare posto ai migranti sbarcati giorno 4, circa 150, già ospitati presso le strutture cittadine, sono stati trasferiti in Sardegna con un volo charter, accompagnati dai poliziotti.

Stamane, altresì, sono iniziate, al molo Marconi, le operazioni di altro sbarco di 328 migranti, di varie etnie, soccorsi in mare dalla nave militare islandese “TYR”. Allo stato è stata segnalata la presenza di 35 donne, di cui 5 in stato di gravidanza e circa 40 minori.

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