Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Rione Taormina
gli occupanti
aumentano

Nessuno, evidentemente, ha raccolto l’appello del comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi. Una sorta di ultima chiamata per evitare che alcuni possibili assegnatari vanificassero la loro lunga attesa per un’occupazione scattata quando hanno appreso che questi alloggi sarebbero stati destinati ad altri baraccati della città. Non solo, stamani, quando la squadra patrimonio immobiliare, al comando del commissario Biagio Santagati, si è presentata nella palazzina di via Taormina, il numero dei nuclei occupanti era anche aumentato di uno. 18 famiglie che hanno deciso di non si muoversi da qui fino a quando non gli saranno date risposte precise sulla destinazione di questi alloggi. Non ne hanno voluto sapere di desistere malgrado il comandante Ferlisi abbia loro spiegato in termini pratici a cosa possono andare incontro in base a quanto prevedono le regole. Sia del regolamento comunale quando del codice penale. Se uno o più nuclei, tra quelli che occupano, dovessero risultare legittimi assegnatati, perderebbero questo requisito per i prossimi 5 anni. Lo dice l’articolo 8 del regolamento delle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica approvato tre anni fa dal consiglio comunale. E non solo la perdita del requisito, ma anche dover lasciare con la forza le case occupate è sancito dallo stesso regolamento. In base all’articolo 21, infatti, il dirigente del dipartimento politiche della casa, deve chiedere lo sgombero coatto entro 48 ore dal momento in cui riceve l’informativa della polizia municipale. Due giorni anziché i 15 entro i quali solitamente si agisce, poiché gli alloggi sono stati occupati con la forza e da più di dieci persone. Documento che sarà sulla scrivania dell’architetto Maria Canale domattina, poiché oggi, gli agenti della sezione patrimonio immobiliare, ultimata l’identificazione degli occupanti, si sono dedicati a redigere il verbale che è stato trasmesso alla procura della Repubblica.   

Caricamento commenti

Commenta la notizia