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Seicento scout e una sola anima

Quasi seicento ragazzi, dagli otto ai diciannove anni, un centinaio di adulti, dodici gruppi di tutta la Sicilia: sono questi i numeri del campo regionale degli scout Cngei che si è tenuto, in questi giorni, nei padiglioni della cittadella fieristica. Per la prima volta, l’intera regione siciliana degli scout, si è radunata a Messina in un campo vissuto come un momento di condivisione e incontro, in occasione del centenario della fondazione della sezione peloritana. Lo scoutismo in Sicilia è nato a Messina nel 1915, e da quel momento non ha smesso di crescere e diffondersi. Lo ha sottolineato Gaetano Ciavola, commissario regionale, della sezione di Niscemi, che ha confermato alla sezione messinese il riconoscimento della regione. Nel suggestivo scenario dello Stretto, il presidente della sezione Cngei di Messina, Carlo De Leo, nel discorso inaugurale, ha ricordato che l’identità e l’integrazione costituiscono il filo conduttore dei tre giorni di attività. Anzitutto l’identità di un gruppo che guarda indietro al percorso compiuto e volge lo sguardo in avanti nella direzione del futuro, credendo sempre con fierezza ai valori di fratellanza, amore per la natura e rispetto per il prossimo che accompagnano il cammino dello scout. Quindi, di conseguenza, il valore dell’integrazione dello scout che ricerca nell’altro la chiave di lettura di se stesso, e cerca di comprendere il significato di un mondo sempre più globalizzato, i rischi e le opportunità che ne conseguono. E, per sottolineare l’importanza di questi principi, il presidente De Leo ha voluto aprire il quadrato dell’alzabandiera con un minuto di silenzio, per ricordare i tanti, troppi morti cui le acque del Mediterraneo hanno fatto da tomba a cause delle tragiche migrazioni di quest’ultimo anno. I tre giorni di attività sono proseguiti all’insegna del metodo scout, con il gioco e con il confronto, attività incentrate su scene di “fiera e di circo”, prestigiatori, clown ed equilibristi, e poi momenti di cultura e apprendimento alla scoperta delle meraviglie della città, dall’orologio del Duomo al belvedere di Cristo Re. Diverse associazioni messinesi hanno dato il loro apporto per lo svolgimento di momenti formativi ed informativi destinati ai ragazzi più grandi e agli adulti. Momenti indimenticabili sono stati il grande fuoco, che sabato sera ha visto stringersi insieme, tra canti e scenette, tutti i presenti, ed il quadrato di chiusura con il quale si è ricordato il protettore dello scoutismo, San Giorgio, con il rinnovo della promessa, durante il quale il sindaco, Renato Accorinti, ha rivolto il saluto di Messina ai seicento scout presenti, e alla fine il suo arrivederci.

 

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