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No alla chiusura
della Banca d'Italia

Il rischio è quello di perdere   un’altra importante e prestigiosa istituzione: la sede decentrata della Banca d’Italia. Un  progetto di riforma che già 8 anni addietro fu scongiurato ma che adesso  torna in auge in base al piano   di riforma della rete delle filiali del mese scorso, predisposto dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. In Sicilia quella di Messina, con Caltanissetta, Ragusa e Trapani, diventerebbe «unità di servizio territoriale “a tempo”. Palermo, Catania e Agrigento sedi centrali. Ed è proprio per capoluoghi come quest’ultimo che i sindacati insorgono. Sarebbero diversi, secondo il progetto di riforma delle rete territoriale della Banda d’Italia, quelli con un numero di abitanti ben al di sotto di Messina  che invece conserverebbero  le funzioni di filiali ad ampia operatività. Tra queste anche Reggio Calabria. Oggi la prima giornata di sciopero, un’altra è prevista per lunedì prossimo.A sostenere questa protesta, così come avvenuto per la Camera di commercio è intervenuto anche il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto.

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