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Continuità territoriale
domani corteo
a sostegno

Il raduno è fissato a piazza Unione europea a partire dalle 9. Da qui si snoderà il corteo che raggiungerà il luogo simbolo di questa vertenza, la stazione marittima. Lasciata la piazza i partecipanti percorreranno via Consolato del mare riversandosi sul Corso Cavour dirigendosi verso via Tommaso Cannizzaro. Passando davanti al Tribunale e l’Università i manifestanti raggiungeranno piazza Cairoli da dove   imboccheranno la via Garibaldi. In pratica, il tragitto tradizionale delle processioni religiose, solo che una volta giunti all’incrocio con la via Primo Settembre, anziché svoltare a sinistra, verso piazza Duomo, si svolterà a destra, verso la stazione centrale per poi giungere alla marittima. Sono questi i luoghi simbolo, i santuari della continuità territoriale, quella che le ferrovie dello stato, a conclusione di un disegno che parte da lontano, vorrebbero negare ai siciliani. Una sosta verrà fatta alla stazione centrale, laddove i treni a lunga percorrenza, almeno i sette rimasti dei quali due notturni, dovrebbero veder finire la loro corsa dopo aver trasportato passeggeri da ogni parte dell’isola. Poi, la tappa conclusiva, alla marittima, quella che un tempo era la porta della Sicilia, dove i treni, si spera possano ancora continuare ad imbarcarsi sulle quelle navi che per anni  li hanno traghettati verso il continente. Difficile alla vigilia prevedere quanti saranno i manifestanti. Di certo nelle ultime ore sono stati tanti gli annunci da parte di movimenti e  organizzazioni sulla loro l’adesione, oltre a diverse sigle sindacali ed amministrazioni, con in testa quella comunale. Una manifestazione senza colore politico, senza  appartenenza a questo o quello schieramento. Che almeno per una volta veda tutti d’accordo per un obiettivo comune, nell’interesse dei siciliani: la continuità territoriale. 

Salvatore De Maria

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