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Messina e la Sicilia
fuori dall'Italia
Cresce la mobilitazione

 

Crescono le adesioni alla manifestazione popolare del prossimo 14 febbraio in difesa della continuità territoriale tra Sicilia e Calabria. 
Numerosi movimenti politici, associazioni civiche, centri sociali e sindacati, siciliani e calabresi, che dal primo momento hanno manifestato la necessità di una grande manifestazione di massa, pur nelle loro diversità e ruoli, si sono riunite nell'occasione nel "Movimento Popolare 14 Febbraio" per promuovere e rivendicare il diritto alla mobilità e il rilancio del sistema di traghettamento ferroviario sullo stretto; a tal proposito hanno sottoscritto in un documento, le rivendicazioni di un territorio da decenni mortificato dalle politiche nazionali e dall'opera di smantellamento di Ferrovie dello Stato.  A margine dell'evento del 14 febbraio, tutte le anime che hanno promosso, organizzato e partecipato alla manifestazione, presenteranno al Governatore della Sicilia un "progetto per la mobilità ed il traghettamento sullo stretto" per dimostrare che oltre la protesta il territorio può, vuole e deve essere protagonista delle scelte e non sempre subirle.
“La decisione del Sindaco di Messina Accorinti di intestarsi, in rappresentanza di tutta la comunità, la rivendicazione di un moderno sistema di mobilità e trasporti, di contrasto delle politiche di dismissioni annunciata da FS e di forte richiesta di investimenti per la realizzazione di moderne infrastrutture nell’area dello Stretto ed in Sicilia, rappresenta quel salto di qualità nella rappresentanza amministrativa ed istituzionale, che peraltro gli abbiamo richiesto qualche giorno fa, che apprezziamo e che consideriamo quel valore aggiunto che a questo territorio finora è mancato”. Scrivono così Lillo Oceano, segretario generale Cgil Messina, Tonino Genovese, segretario generale Cisl Messina e Carmelo Catania, segretario generale Uil Messina, dopo la presa di posizione sindaco sulla vertenza mobilità e continuità territoriale.

 

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