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Rione Taormina, risanamento lento pede

Mancano solo da montare caldaie e termosifoni che saranno installati appena avverrà la consegna della scuola materna per evitare furti. Adesso finalmente, dopo la variante richiesta dal dipartimento scuola del Comune, i lavori sono stati completati e dopo il calcolo relativo alla legge sui consumi energetici sarà presentata in settimana l’abitabilità al Comune che servirà alla consegna vera e proria dei 28 alloggi alle famiglie che da tre anni le occupano in qualità di custodi. Abitabilità invece già concessa per le palazzine retrostanti le ultime costruite dallo IACP per venti nuclei familiari. In questo caso la situazione da sbloccare è relativa alla graduatoria che deve essere stilata dal Comune. Negli anni, spiegano i responsabili dell’ufficio politiche della casa, le situazioni si evolvono e in molte baracche si sono insediate nuove famiglie che non hanno diritto agli alloggi perché entrate abusivamente. I controlli pertanto sono lunghi e complessi visto anche l’esiguo numero di vigili urbani preposti. Con la consegna della palazzina al Comune è andato via il custode dell’impresa ed è stato installato un sistema di videosorveglianza in attesa delle assegnazioni. Allo Iacp si sono susseguiti anche una serie di incontri relativi allo stallo dei lavori di Camaro sottomontagna e del parco urbano. Per i primi l’impresa che si era fermata ha presentato un concordato preventivo che consentirà di prendere ancora tempo, per il parco urbano si sta tentando di trovare una soluzione perché l’impresa Mecoin che ha fatto già il 90% del lavoro possa concludere nonostante il decreto ingiuntivo presentato dalla subappaltatrice. Tutto nel risanamento a Messina sembra lento e difficile. Adesso è anche cambiato il riferimento assessoriale al Comune. In due anni di amministrazione Accorinti non è stato mai fatto un cronoprogramma, da qualche giorno la delega è passata al neo assessore Pino che dovrà iniziare a prendere dimestichezza con un problema annoso e non certo di facile soluzione. Visto che costruire alloggi è così difficile si fa prima ad acquistarli e in questi giorni sono in via di stesura i contratti definitivi di 39 alloggi acquistati dal Comune con 5 milioni di euro, fondi della legge 10 del risanemtno, nella zona di Fondo Fucile. Anche per questi è in via di stesura una graduatroia apposita. Le graduatorie hanno fatto si che fosse liberata anche una baracca sul viale Gazzi. E’ accaduto prima di questa estate. Per evitare il fenomeno dell’occupazione è stata immediatamente demolita ma la stessa solerzia non è stata osservata per le macerie che dovevano essere tipicizzate per essere conferite in discarica. Purtroppo da mesi la situazione è quella che vediamo nelle immagini girate stamattina. Uno dei tanti biglietti da visita di chi entra in città dallo svincolo di Gazzi o per i tanti utenti del Policlinico. Un pugno nello stomaco per i cittadini ma evidentemente non per gli organi preposti.     

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