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Fuoco su Accorinti
da amici e opposizione

“Caro Accorinti, con noi, che ti abbiamo sostenuto, il rapporto di fiducia è cessato. Puoi tornare a casa”. Così l’attacco del documento comune redatto da una serie di associazione e movimenti politici che, nelle sue decennali battaglie, in campagna elettorale e nella prima parte del suo mandato a palazzo Zanca, hanno sostenuto il sindaco pacifista. Per alcuni di loro si tratta di una decisione maturata nelle ultime settimane, per altri, solo una conferma di quanto già da mesi avevano reso pubblicamente. E così stamani nella sala ovale del municipio si sono trovati uno accanto all’altro tutti quei soggetti che mai e poi mai ci si sarebbe aspettato di vedere contro l’attuale primo cittadino. Come l’esponente dei verdi Raffaella Spadaro che nel ribadire la sua disapprovazione per le scelte in materia ambientale ha tenuto a precisare che si ritiene addirittura contro questa amministrazione anche a livello personale con tutti i suoi componenti.  O come Salvatore Mammola di Italia dei valori, colui che il 24 giugno del 2013 portava in spalla il neo sindaco, ora in totale disaccordo per gestione del verde, la mancata riduzione degli stipendi dei membri della giunta e alcuni aspetti della mobilità urbana, solo per citare alcuni punti. O come Francesco Napoli, del partito dei comunisti di Messina il quale ha detto che Accorinti e il suo esecutivo, non dichiarando il default hanno tutelato la vecchia politica passata da Palazzo Zanca negli ultimi anni. Contro anche perché gli imputano di aver disatteso in tema di servizi sociali, e nello specifico politiche per anziani e sfrattati, oltre alla gestione del trasporto pubblico. Infine, il totale disappunto del movimento Democrazia disabile rappresentata oggi da Placido Smedile e Mario Midolo.

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