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Rubata a Camaro Superiore la statuetta di San Giacomo

Un furto che offende i sentimenti della devozione religiosa, quella che la comunità di Camaro Superiore prova per la figura di San Giacomo Apostolo. È sparita nella notte dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Incoronata la statuetta raffigurante il patrono del villaggio che era posta all’interno dell’antica icona votiva dedicata all’Apostolo. Si trattava della bella copia, fatta realizzare da un devoto, della splendida statuetta d’argento che sormonta la varetta processionale in lamina d’argento sbalzata ed incisa, commissionata nel 1666 a Pietro Juvarra ed ai suoi familiari. Il più prezioso simbolo, quest’ultimo, della comunità di Camaro e della sua antica fede nel Santo. A denunciare il furto, nella speranza che il clamore e lo sconcerto per il gesto, possa indurre il colpevole a pentirsi e restituire la riproduzione simbolo della devozione popolare, è stato lo stesso parroco del villaggio, monsignor Antonino Cento. Il valore della statuetta “copia dell’originale” non era rilevante – ricorda il sacerdote – ma l’episodio resta grave perché denota mancanza di rispetto e di valori morali e civili. Da qui la reazione corale: «Il parroco, la Confraternita di San Giacomo Apostolo e tutti gli abitanti del villaggio sono rimasti esterrefatti per l’ignobile gesto e hanno reso pubblica la notizia con la speranza che chi ha commesso tale azione possa ritornare sui suoi passi». E non mancherà l’a p p osita mobilitazione della parrocchia. Il 30 dicembre, giorno della traslazione di San Giacomo, si celebrerà infatti, alle 17, un momento di preghiera con tutta la comunità presso l’icona votiva. A seguire, avrà luogo, la processione verso la chiesa di Santa Maria Incoronata, poi la santa messa ed, infine, l’a d o r azione comunitaria riparatrice per il gesto sacrilego. 

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