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Disabili Anffas
dai rogazionisti

Per i 37 disabili dell’Anffas si è trattato di una doppia mancanza, quella del loro amico del cuore, e dopo, quella della loro casa di riferimento, dove in pratica hanno vissuto per gran parte della loro vita. Dopo la morte del loro compagno Santino, genitori ed operatori si sono messi all’opera per cercare una sede d’appoggio, fin quando la magistratura farà luce su quanto accaduto quel tragico primo ottobre. Gli organi preposti non hanno risposto prontamente come avrebbero dovuto e, come al solito, è stato grazie alla disponibilità e al buon cuore di molti che le cose si sono risolte. I padri Rogazionisti hanno aperto ancora una volta la porta anzi il portono a chi ha chiesto aiuto.

Non è stato facile spiegare ai ragazzi cosa è accaduto al loro amico Santino. Gli operatori, 24, che lavorano con loro e per loro hanno dovuto mettere in campo esperienza e tenerezza per fare in modo che la nuova situazione fosse accettata senza ulteriori drammi. 

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