“I servizi sociali non sono indivisibili, quindi non possono rientrare nella delibera sulla Tasi” Lo hanno ripetuto coralmente e poi singolarmente tutti quei consiglieri di Pd, Udc, Dr, Ncd e Forza Italia, firmatari di quell’emendamento proposto da Claudio Cardile, gruppo Felice Per Messina, che sostanzialmente elimina i due milioni di euro, previsti dalla giunta per i servizi sociali, per destinarli invece ad altro tipo di servizi a tutti i cittadini come la riqualificazione dei mercati, la messa in sicurezza della circonvallazione il cui manto stradale è rovinato dalle radici degli alberi, o la pulizia dei tombini, che, intasati, hanno già prodotto effetti devastanti. Non poteva mancare la reazione compatta e contraria dei sindacati che già preparano una mobilitazione generale, ma soprattutto dell’assessore Nino Mantineo su tutte le furie con i consiglieri e, soprattutto contro il gruppo del pd, partito- ha detto- che dovrebbe avere nel dna la capacitò di capire la delicatezza del settore. Risponde a tamburo battente l’ex assessore ai servizi sociali della giunta Leonardi e oggi consigliere del gruppo Felice per Messina, espressione del pd che chiede le dimissioni di Mantineo.
Reagisce subito Mantineo tacciando di errore di grammatica politica il predecessore che ignora che nella legge 328 i servizi sociali sono ritenuti universali. La guerra è dunque aperta.
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