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Sindacato vigili chiede di conto sugli agenti

Rispetto dell’ordinanza significa controlli nei punti strategici della città, e così entrando da oggi in vigore quella che vieta ai mezzi pesanti di utilizzare i porti cittadini, sono tornati operativi i tre presidi h24 alla rada S. Francesco, alla stazione marittima e alla chiocciola del porto di Tremestieri. Turni che richiederanno stabilmente l’impiego di 24 unità da ricavare da un corpo che, come ormai noto, è notevolmente sottodimensionato. Il tutto mentre siamo in piena fase di contro esodo, e presto con la stagione autunnale, la ripresa a pieno regime delle attività commerciali e la riapertura delle scuole riprenderà il consueto traffico cittadino. Con l’isola pedonale da presidiare e la pista ciclabile da rendere fruibile. Il sindacato Csa stigmatizza quelle che definisce le gravissime responsabilità dell’amministrazione per non essere stata capace  di adottare alcun provvedimento al fine di garantire l’incremento dei vigili in servizio. Il riferimento è ai 20 agenti che da maggio 2013 hanno cessato il loro rapporto a tempo determinato e per i quali più volte si è parlato del loro reintegro unitamente ai 12 in graduatoria e soprattutto   all’integrazione oraria del personale “contrattista” tornato all’impiego di 18 ore dimezzando di fatto la presenza sulle strade di 50 agenti. In una fase così calda sotto ogni profilo,  il sindacato sostiene che il provvedimento di integrazione oraria poteva essere legittimamente adottato, sulla scorta di precise deroghe normative previste per il settore della Vigilanza, e che l’Amministrazione non ha inteso utilizzare in nome dell’illogico principio del “per tutti o per nessuno”. Nella nota diffusa oggi il segretario provinciale Piero Fotia parla di demagogia da parte di sindaco e giunta comunale che nel tentativo di non scontentare nessuno, stanno trasformando in calvario il lavoro dei pochi agenti impegnati sulle strade che difficilmente possono fronteggiare situazioni così delicate. Il sindacato tuttavia non dispera  in  uno slancio di responsabilità da parte dell’amministrazione ed in una presa di coscienza di quelle che sono le vere necessità della collettività, anche alla luce della nuova normativa che  consente di mettere in atto gli adeguati e immediati correttivi.

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