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L'ultimo saluto a
Mario Centorrino
l'economista buono

C’era tanta gente oggi nell’aula magna del Rettorato a dare l’ultimo saluto al prof. Mario Centorrino, economista molto conosciuto in città per i numerosi ruoli ricoperti nell’ambito universitario e politico. Il sorriso dell’economista buono, come è stato appellato oggi dopo la camera ardente, dominava stamattina l’aula magna, quasi a ricordare che bisogna affrontare tutto con la serenità che era una sua nota distintiva. La moglie Adele, il figlio Marco con la moglie Angela con grande compostezza hanno ascoltato il ricordo del loro congiunto da chi lo ha conosciuto. “Un fulmine a ciel sereno” ha detto il prorettore Emanuele Scribano leggendo le parole inviate dal Rettore, Pietro Navarra, in Giappone per motivi di lavoro. Le sue qualita’ umane di ascolto e attenzione verso le opinioni altrui, la sua innata abilita’ di tessere rapporti, di creare sinergie, di mettere e tenere insieme idee confliggenti e persone dai caratteri diversi quando non contrapposti, hanno costituito solide fondamenta nello svolgimento dei suoi numerosi e prestigiosi incarichi pubblici. L’economia per Mario Centorrino, ha ricordato l’assessore Nino Signorino suo allievo, non è un gioco per fare soldi, ma uno strumento per comprendere e migliorare la società in cui viviamo. Ha saputo discernere ed insegnare, analizzandone le peculiarità, l’economia buona da quella cattiva. Lui, ha detto un altro suo allievo, Michele Limosani, prorettore alla gestione delle risorse finanziarie, ci ha fatto amare questa materia. Il suo era un modello di università aperta al territorio e alla comunità. Infine, il Prof. Giovanni Cupaiolo, Coordinatore del Collegio dei Prorettori, ha letto un messaggio di ringraziamento della famiglia.  Le ultime poche parole sono state della moglie, Adele Fortino, che ringraziando tutti per la grande partecipazione pari alla malinconia della famiglia ha voluto suddividere la vita del marito in 4 macroaree: due che hanno causato dolore e sofferenza, la salute e la politica e due invece di grande felicità, l’università e gli affetti, della famiglia e degli amici, presso cui ha lasciato un grande vuoto. 

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