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In piazza contro
chiusura punto
nascita Papardo

Non si placano le polemiche,  e sarà così ancora a lungo, sulla chiusura del polo materno infantile del Papardo e l’accorpamento con quello del Piemonte. Da più parti si alzano le voci del dissenso per una serie di circostanze. Pochi credono che al Piemonte verrà veramente realizzato un polo d’eccellenza anzi si fa sempre più strada l’idea che lo storico ospedale di viale Europa sia destinato alla chiusura. Tutti o quasi sono concordi nel sostenere che non si doveva sguarnire l’intera zona nord di un servizio  essenziale come il punto nascita. Oggi prende nuovamente posizione la FPCGIL che continua a dire no alla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia del Papardo. Il Direttore Generale Vullo –si legge in una nota della FP Cgil- , ancora non ha fornito alcuna risposta ai rilievi mossi dalle Organizzazioni Sindacali.  In caso di mancata revoca della delibera la FPCGIL  metterà  in campo una  serie di iniziative anche legali, a tutela del diritto alla salute dei cittadini messinesi , delle mamme e dei loro bambini.  Dura anche la nota    del dirigente Nursing Up dell’azienda  Papardo Piemonte Salvatore Cernuto e del  Segretario Aziendale Nursind Francesco Ruggeri. Questa nuova Direzione –scrivono- si è insediata solo a luglio ed ha trovato un ospedale allo sfascio totale!!...un’ostetricia morente ed una ginecologia già bella e morta da un pezzo!

Le denunce che venivano dall'interno sono state ignorate, le soluzioni trovate, a dir poco, inefficaci e strumentali. Ci si chiede, dove fossero le persone che oggi protestano mentre assistevano compiacenti alla distruzione dell'Unità di Ostetricia e Ginecologia del  Papardo.

Ma sono stati bravi i vecchi amministratori a passare ai "nuovi" la patata bollente!  Oggi –continuano Cernuto e Ruggeri- gli utenti della zona nord sono inferociti ma trasferire tutto al Piemonte è stata una scelta obbligata da motivi di sicurezza per la salute di mamme e neonati, e quindi di coscienza e responsabilità da parte di chi questa decisione ha dovuto prenderla.  La nuova Amministrazione ha chiesto fiducia, e noi ci sentiamo di accordargliela.   Un’apertura di credito da parte di Nursing up e Nursind in un momento in cui le polemiche infuriano e già dai villaggi della zona nord giungono le prime notizie di casi difficili, di donne costrette e compiere il giro della città per avere assistenza visto che nel giro di pochi chilometri insistono Policlinico e Piemonte.

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