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Via Don Blasco, il finanziamento e' sempre a rischio

strada piccola velocità

Quella che doveva essere una super opera, l’infrastruttura che avrebbe liberato definitivamente la città dal passaggio  dei TIR rischia ora di rimanere solo sulla carta. E’ la via Don Blasco il miraggio al quale la città guarda da anni per poter contare su un’importante arteria alternativa, in grado fra l’altro di congiungere porto storico e molo Norimberga allo svincolo di Gazzi senza invadere il centro. L’assessore regionale ai Trasporti Domenico Torrisi ha messo in mora il Comune di Messina lanciando un forte monito proprio ora che sembrava fatta con la conferma della copertura finanziaria per la quale si era a lungo speso l’ex assessore regionale Bartolotta. Ma ora l’arrivo di quei soldi sono fortemente a rischio. Perché la Regione continua a chiedere a Palazzo Zanca che il progetto della via Don Blasco, risalente addirittura agli anni 90,  venga adeguato ai dettami del Codice degli appalti, ovvero ad una legge del 2010.  L’assessore, in una lettera inviata al sindaco Accorinti, al responsabile del progetto Domenico Manna ed all’ingegnere capo del genio civile, ricorda di aver già inviato due solleciti il 13 ed il 26 giugno scorso senza ricevere alcuna risposta.  Una missiva che ha tanto il sapore dell’ultima chiamata. Come dire, non ci saranno altri avvertimenti. Mettetevi in regola se non volete perdere il finanziamento. Ma da Palazzo Zanca l’ing Manna aveva già risposto dopo i solleciti di giugno e si era detto tranquillo poiché a suo dire il progetto della nuova via Don Blasco non rientra nella casistica prevista da quella legge. Ma le rassicurazioni non devono aver convinto l’assessorato ai Trasporti che continua a pressare. E intanto la burocrazia continua ad allontanare il sogno della via Don Blasco, una delle soluzioni  al caotico traffico cittadino ed al passaggio dei mezzi pesanti.

 

 

 

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