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Un “muro” di sabbia
a tutela del Policlinico

  Si saprà alle 8.30-9 di domenica mattina quanto dureranno le procedure di disinnesco dell’ordigno bellico della seconda guerra mondiale trovato in via Taormina. Solo allora, quando i militari del Genio guastatori di Palermo avranno “tra le mani”la bomba, si potrà infatti capire quale dei tre scenari possibili si concretizzerà. Tutto dipenderà dalla velocità con cui si riuscirà a posizionare in orizzontale l’ordigno ed a “stacca - re” la spoletta. Ipotesi A: già tra le 11 e le 12 le operazioni si concluderanno. Ipotesi B: l’attesa si prolungherebbe fino alle 19-19.30. Ipotesi C: la meno probabile ma comunque da contemplare, sarebbe molto più complessa da gestire perché comporterebbe un prolungamento delle operazioni per 144 ore, cioè 6 giorni. Un caso mai verificatosi in Sicilia, ma che comunque va contemplato.

UN MURO DI SABBIA. Ieri si è tenuta una nuova riunione in prefettura. Sono state definite le operazioni per la realizzazione di una barriera di sabbia umida, alta circa 4 metri con base maggiore di 9 metri, lunga una ventina di metri, a “protezione” del Policlinico. Il Comune ha dato incarico alla ditta TL Costruzioni di Santa Teresa di Riva, che dovrà completare il “muro” di sabbia entro le 6 di domenica, per poi rimuoverlo appena conclusa la bonifica. Per consentire i lavori, disposta già dalle 7 di oggi l’interdizione totale, sia carrabile che pedonale, di via Pacuvio e di metà carreggiata di via Taormina (lato monte) per un tratto di circa 35 metri, in corrispondenza di via Pacuvio.

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