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Rincorrendo il sogno
del camice bianco

 Documento di identità in mano e un sogno nel cassetto. Si sono presentati così di buon mattino gli oltre mille candidati che ieri hanno affrontato le prove di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria. Apparentemente (ma forse solo apparentemente) tranquilli, hanno atteso l’apertura dei cancelli e alla spicciolata si sono poi diretti verso le aule predisposte per lo svolgimento del test. «Sono serena – ha raccontato Alice Chillè, 18 anni, di Messina – perché so cosa mi aspetta, avendo già provato alla Cattolica di Roma. Purtroppo non è andata bene, ma ho deciso di non arrendermi. I miei genitori, entrambi medici, mi hanno sempre incoraggiato a intraprendere questo percorso, tuttavia ho capito di voler studiare medicina solo questa estate. Se andrà male anche stavolta, ho già comunque un’alternativa: Relazioni internazionali a Milano o a Napoli».

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