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Sospeso il blocco dei Tir

Si resta con il fiato sospeso, ma intanto il pericolo, almeno fino a martedì,  è scampato. L’annuncio del momentaneo rinvio della protesta arriva da Giuseppe Richichi, presidente dell’aias, l’associazione degli autotrasportatori siciliani, e segue quello del Ministro alla infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, il quale ieri attraverso l’agenzia Ansa, ha comunicato le sue buone intenzioni. Si è detto, cioè, determinato ad attuare in tempi rapidi ogni iniziativa possibile per risolvere i problemi legati all’erogazione dell’ecobonus e ha convocato tutti i rappresentanti sindacali dei camionisti per il 25 marzo. A scatenare il nuovo blocco dei Tir, al momento quindi sospeso, sarebbe stato proprio il mancato invio del  contributo destinato agli autotrasportatori  per i collegamenti con la Sicilia. Il governo, per incoraggiare la categoria  ad utilizzare le autostrade del mare e limitare l’inquinamento ambientale, aveva stanziato delle risorse che, però, non vengono assegnate da tre anni. Il presidente Richichi ha spiegato che i padroncini siciliani aspetteranno fino alla mezzanotte di martedì l’arrivo di una risposta  seria e concreta, in mancanza della quale  il blocco sarà attuato con certezza anche da Fai Sicilia, Assotransport, Aitras e Assiotrat e durerà per ben cinque giorni, con tutte le conseguenze e i disagi che tutti ricordano bene. Lo stop ai trasporti sui mezzi pesanti da e per la Sicilia paralizza le forniture, dai carburanti al ricambio di generi alimentari. Gli autotrasportatori, inoltre, invocano da mesi anche la riapertura del tavolo tecnico Stato-Regione Siciliana su cui sono ferme ancora varie richieste, a partire dall’approvazione di misure per ridurre i vari costi che i padroncini siciliani devono sostenere più degli altri colleghi d’Italia.

 

 

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