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Teatro V.E., il duro
affondo della Regione

    «Quanto dichiarato dal presidente Maurizio Puglisi è inammissibile e sconcertante». L’assessore regionale Michela Stancheris, da Miami, lancia un affondo durissimo nei confronti del vertice del “Vittorio Emanuele”. Puglisi, come è noto, aveva preso posizione contro le ipotesi di “declassamento” del Teatro di Messina che, secondo la bozza di un protocollo d’intesa, si vedrebbe privato della possibilità di produrre musica (e, dunque, sarebbe vanificato ogni tentativo di stabilizzare l’Orchestra) e confinato soltanto negli ambiti della prosa e del balletto. L’assessore Stancheris precisa che la bozza del protocollo d’intesa «per la circuitazione delle attività culturali in Sicilia è un documento con cui la Regione ha invitato le parti a un confronto, con l’obiettivo di condividere un’offerta culturale sinergica, rispettando i principi di pianificazione, condivisione e circuitazione della proposta culturale mediante una collaborazione artistica, organizzativa e promozionale. Se attualmente – spiega l’assessore – il Teatro Vittorio Emanuele, in questo documento, è inserito nel settore prosa, ciò non significa assolutamente che l’Ente venga escluso da qualsiasi altra attività artistica, con una sorta di “declassamento” a cui nessuno ha mai minimamente pensato. La scelta del settore è stata fatta rispetto all’attività prevalente e, comunque, nel protocollo è inteso che ogni decisione non è presa a livello di settore bensì a livello di circuito e, quindi, a un livello multisettoriale, che salvaguarderà la multidisciplinarietà artistica degli enti».

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